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Gazzettino – Dolo. Tribunale addio Iniziato il trasloco

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

11

set

2013

DOLO – Dopo più di 30 anni “cancellata” la sezione distaccata di Venezia. L’amarezza e la rabbia del sindaco

DOLO – È suonata ieri la campana per l’addio della sezione distaccata del Tribunale di Venezia da Dolo. Il tutto sotto lo sguardo commosso di diversi avvocati ed amministratori pubblici, che hanno masticato amaro la decisione di sopprimere le sezioni distaccate volute dal governo Monti. Diversi furgoni, infatti, si sono succeduti in Piazzetta degli Storti per caricare documentazioni e mobilio ancora presenti all’interno della struttura. Era da trent’anni e più che la Riviera del Brenta poteva contare sul suo tribunale. Dapprima come pretura e, successivamente, come Sezione Distaccata.

Ed è la sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, a ricordare: «Sono molto dispiaciuta e basita per la conclusione di quest’esperieza. Ma davvero si crede che togliendo le sezioni distaccate si avrà un risparmio della spesa pubblica?». La prima cittadina dolese, infatti, si è battuta a fianco della Camera degli Avvocati di Riviera del Brenta e Miranese per cercare di lasciare la sezione dolese: «Non capisco perché in Piemonte abbiano accettato una proroga di cinque anni, mentre qui a Dolo, dove peraltro i dati parlano da soli, con un tempo d’attesa per sentenza ridotto ad un terzo rispetto alla media nazionale, non ci sia stata data quest’opportunità». E conclude: «Adesso bisognerà capire cosa fare di questa struttura. Al momento hanno concesso una proroga di un anno per l’archivio». Non senza un commento piccato: «Considerato che a Dolo gli indici catastali sono maggiori, perché mandamento e visto che i servizi ce li stanno togliendo, chiedo che anche questi vengano rivisti al ribasso».

«Qui- ricorda il decano degli avvocati Stefano Marrone- si è fatta la storia del contrasto alla criminalità rivierasca. Qui si sono formati investigatori del calibro di Del Tufo e Mendolia. Questo era un simbolo di presidio della legalità, in un territorio molto delicato». E sferza la scelta del Ministero: «È iniqua e inaccettabile, perché guarda al proprio portafoglio alla faccia del diritto alla sicurezza dei cittadini. Qui si è calpestata ancora una volta la giustizia».

Gianluigi Dal Corso

 

CAMERA DEGLI AVVOCATI

Zatta: «Gravissimo sopprimere la sezione dolese»

DOLO – «È con profonda tristezza, rammarico nonchè disappunto che prendiamo atto del trasferimento dei fascicoli civili e penali dalla sede di Dolo alla sede centrale di Venezia e dell’imminente chiusura, purtroppo, della Sezione distaccata del Tribunale di Dolo».

Michele Zatta, presidente della Camera avvocati della Riviera e del Miranese, commenta così la fine della sezione distaccata del Tribunale di Venezia.

«È da quasi due anni che gli avvocati hanno espresso la loro contrarietà alla riforma, sin dall’emanazione della legge delega che ha poi portato il Governo a confezionare la «epocale» legge di riforma della geografia giudiziaria. Di epocale questa riforma non ha proprio nulla e stupisce e dispiace che la voce dell’avvocatura non sia stata minimamanete ascoltata e presa in considerazione. Diciamolo con chiarezza, è una riforma che ha voluto la magistratura e ora la magistratura dovrà dimostrare che l’accorpamento alle sedi centrali così tanto voluto e difeso genererà benefici e non problemi: non conti la Magistratura tuttavia sull’aiuto e sul sostegno di chi ha da sempre spiegato che questa riforma porterà alla paralisi».

«Ci dispiacerebbe davvero fra qualche mese – continua Zatta – dover dire “Noi ve lo avevamo detto”. Speriamo davvero di non doverlo fare e che chi amministra la Giustizia sappia organizzare un Tribunale efficiente e funzionale perché l’obbiettivo degli avvocati è prima di tutto un sistema Giustizia che funzioni bene. Vedremo quello che succederà, noi restiamo profondamente convinti e lo ribadiamo con forza, convinzione e orgoglio, che chiudere le sezioni distaccate del Tribunale di Venezia sia un grosso errore, che si perda un presidio di Giustizia territoriale e si vada a cancellare un Tribunale che lavorava con efficienza e celerità».

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