Gazzettino – Tracciato Tav, Regione sotto accusa
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
24
set
2013
TRACCIATO TAV – Deputata di M5S «Proposta-beffa»
SPESSOTTO (M5S) «Qualcuno spieghi perchè paghiamo un commissario che nessuno ascolta»
GRANDI OPERE – Dure reazioni dal territorio: «Dobbiamo far sentire la nostra voce»
PORTOGRUARO – «È incomprensibile come il progetto della Tav Venezia-Trieste redatto nel 2010 da Italferr, vada avanti nonostante i pareri negativi espressi da cittadini, Regioni, Province, Comuni, categorie produttive e dallo stesso Commissario Straordinario Bortolo Mainardi. È la prova che a nessuno importa capire quali siano le reali esigenze del territorio: l’importante è solo fare una nuova grande opera, non importa quanto sarà insensata».
Arianna Spessotto, deputato del Movimento 5Stelle, che proprio contro la Tav nel Veneto Orientale si mise in luce nella sua prima grande battaglia politica, interviene dopo aver sentito gli esiti del primo vertice al Ministero dell’Ambiente in cui i gruppi istruttori della Commissione di verifica dell’impatto ambientale si sono riuniti per dare il via alla procedure di valutazione sulle quattro tratte della Tav tra Veneto e Friuli.
«L’unica proposta su cui tutti ci trovavamo d’accordo – dice – era quella di rendere più efficienti l’infrastruttura e la rete esistenti, attualmente sempre più sottoutilizzata, agendo su passaggi a livello, colli di bottiglia, sistemi di sicurezza e segnalamento tra treni, cadenzamento degli orari».
Infine una stoccata anche per il Commissario Mainardi: «Qualcuno mi spieghi perché lo stiamo pagando profumatamente, se nessuna delle sue note è stata presa in considerazione».
Per Gianluca Forcolin, sindaco di Musile di Piave, il rifiuto del gruppo istruttore della Commissione d’Impatto Ambientale di sostenere il progetto meno impattante e meno costoso è stato “un fulmine a ciel sereno”.
«Ritenevo chiusa questa partita anche perché aveva trovato la condivisione di tutti i soggetti pubblici e privati – prosegue Forcolin -. Oggi è assolutamente necessario che la Regione Veneto approvi in tempi brevissimi una delibera che spieghi le motivazioni della bocciatura del cosidetto “tracciato litoraneo”: l’assessore Chisso porti in giunta questa delibera e la faccia approvare».
«È stata disconosciuta la volontà espressa dal territorio, la cui priorità peraltro è la metropolitana di superficie – interviene il sindaco di San Donà, Andrea Cereser -. La Regione Veneto, in qualità di ente intermedio tra i Comuni e Roma risolva con il Ministero questo corto circuito comunicativo che rimette nelle mani di Roma una questione che dovrebbe essere decisa localmente chiarendo che il tracciato basso non lo vuole nessuno. Peraltro la dimensione abbastanza ridotta del bacino di utenti e il “no” della Slovenia al proseguimento della linea sul suo territorio propongono altre priorità, a partire dal miglioramento della linea esistente, con la Smfr e l’orario cadenzato».
Maurizio Marco
Fabrizio Cibin