Gazzettino – Da autostrada a ciclovia la Venezia – Monaco rinasce.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
6
ott
2013
IL PROGETTO – Da autostrada a ciclovia: così rinasce la Venezia-Monaco
IL TRACCIATO – Le attuali piste base di partenza
IL PROGETTO La Provincia promuove un “bando”
Dopo 50 anni di attesa si potrà presto viaggiare tra Venezia e Monaco senza mai cambiare strada. Ma non in auto. Bensì in sella a una bicicletta. Con buona pace della defunta società per l’autostrada di Alemagna. Detto addio al sogno di costruire un’arteria per mettere in collegamento diretto la laguna e la Baviera, infatti, la Provincia ora punta a unire le due città almeno attraverso i vialini per le due ruote. Non è uno scherzo. I fondi, europei, ci sono già. E i progetti non mancano. Proprio in questi giorni il Sant’Artemio si è messo alla ricerca di imprese capaci di disegnare il miglior tracciato, per quanto riguarda il trevigiano, sfruttando al massimo la rete di piste ciclabili già esistenti. Con poche modifiche e aggiunte, sono convinti in Provincia, si potrà allestire un unico percorso per tagliare in due la Marca. Appunto verso Venezia, da una parte, e Monaco, dall’altra. Il tutto in nome del bike tourism. Che non porterà i soldi di chi è diretto verso le spiagge, ma che è sicuramente meglio di niente. Cosa verrà chiesto alle imprese?
«L’individuazione del tracciato e delle possibili varianti – scrive la Provincia – la rilevazione geografica e la mappatura del tracciato, con restituzione dei dati fruibili dai più comuni dispositivi mobili: navigatori, smartphone e tablet».
Oltre alla trasposizione del percorso su una mappa tascabile. In modo da poter lanciare la campagna promozionale. Il fondo dedicato alla fase di progettazione ammonta a circa 20 mila euro. Mentre per collegare tutti i vialini si dovrebbe poter contare su altri 345 mila euro.
L’idea di massima c’è già: la ciclovia dell’amicizia, questo il nome ufficiale, partendo dalla Germania attraverserà i territori di Innsbruk, del passo del Brennero, della Valle Isarco, di Bolzano, della Val Pusteria, Cortina d’Ampezzo e Belluno. Sino a Treviso. Dopodiché basterà la voglia di pedalare.