Nuova Venezia – “Sul turismo non creda alle parole di Orsoni”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
17
ott
2013
Lettera aperta di Italia Nostra al presidente del “World Monument Fund”
Oggi il sindaco vedrà a New York il capo dell’ente che ha posto Venezia tra i siti a rischio
Lettera aperta di Italia Nostra veneziana al presidente del World Monument Fund – l’organismo che ha appena inserito Venezia tra i 67 diti mondiali a rischio per la sua sopravvivenza a causa del turismo – Bonnie Burnham che oggi incontrerà a New York il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni «per cercare di arrestare gli effetti negativi creati nei media dall’annuncio di quell’inclusione», si legge nel testo inviato dal presidente Lidia Fersuoch e votato dal Consiglio direttivo dell’Associazione.
«Il sindaco Orsoni – scrive Italia Nostra al presidente del World Monument Fund – cercherà probabilmente, come ha fatto in altre occasioni, di negare che Venezia corra il rischio di perdere la sua anima e la sua identità a causa dei flussi turistici eccessivi. La sua amministrazione ha cercato con ogni mezzo di accrescere quei flussi, e ha spesso sostenuto che, anche se il centro della città è sicuramente superaffollato, vi sono ancora delle aree dove s’incontrano pochi turisti (le stesse aree che dovrebbero forse essere salvate, e che lui vorrebbe vedere a loro volta invase).
A causa del turismo di massa molti appartamenti in città non sono più offerti in affitto ai residenti ma stanno trasformandosi in estensioni degli alberghi esistenti, per essere affittati alla giornata o alla settimana. I negozi di vicinato stanno scomparendo, le tradizioni e la cultura locale stanno sparendo.
Non si può più gustare la bellezza della città perché essa è sopraffatta dall’eccesso di folla, mentre le acque della Laguna, un tempo tranquillissime, sono in perpetuo sconvolgimento».
Italia Nostra indica anche alcune misure possibili: «Riteniamo che si possa iniziare con il porre un limite al numero di viaggi organizzati. Ogni giorno gli operatori turistici fanno sbarcare a Venezia una media di 50 mila turisti in gruppi da trenta a cinquanta persone. Noi riteniamo che quei gruppi debbano essere obbligati a prenotare in anticipo e ammessi solo in quantità sostenibili dalla città Scriviamo questo messaggio perché riteniamo che sotto l’amministrazione Orsoni la città di Venezia sia stata spinta verso estremi drammatici. Il numero di turisti è aumentato da 20 milioni l’anno a oltre 30. Più di 1.200 volte le gigantesche navi da crociera hanno solcato la Laguna».
(e.t.)