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LA MOBILITAZIONE

Mobilitazione contro il passaggio delle grandi navi ma non solo sabato prossimo a Venezia, con una grande manifestazione regionale che partirà dalle 14 dalla Stazione di Santa Lucia e si snoderà per tutto il centro storico e alla quale parteciperanno una novantina di comitati, tra cui, naturalmente il No Grandi Navi, ma anche molti altri: dai «Beati i costruttori di pace», al Movimento Consumatori, a Legambiente del Veneto, solo per citarne alcuni.

Molti i temi della protesta. Dal no alle grandi opere come Tav, Mose, centrale di Porto Tolle, scavo di nuovi canali in laguna come il Contorta (nuove scogliere e false barene-discariche).

Si punta appunto all’allontanamento definitivo delle grandi navi dalla Laguna, ma anche alla liberazione del territorio veneto dalle servitù militari, alla gestione pubblica e partecipata, senza profitti in bolletta, di acqua e servizi pubblici, al blocco della privatizzazione della sanità.

I comitati chiedono anche lo stop «a nuove autostrade, strade, raccordi e poli commerciali che desertificano i nostri centri, distruggendone il tessuto sociale e le attività economiche: investire per recuperare aree ed edifici da bonificare e riqualificare (a partire da Porto Marghera) per attivita innovative».

Si punta anche a «investire non in autostrade e Alta Velocita, ma in rinnovo e potenziamento delle ferrovie esistenti con un piano integrato di vera intermodalità.Favorire il trasporto pubblico locale e regionale (SFMR). Favorire la mobilita ciclo-pedonale. Spostare il trasporto merci dalla gomma alla rotaia».

Altro tema della protesta è la modifica degli organismi di valutazione e controllo ambientale per renderli indipendenti dai poteri politici ed economici: eliminare i conflitti d’interesse e di competenze e la concentrazione di tutti i poteri (di Piano, progetto, valutazione).

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