Gazzettino – Pendolari, la protesta sale in carrozza
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2
dic
2013
CORTEI A VENEZIA
Treni, oggi e domani pendolari in marcia contro i nuovi orari
ARRABBIATI – La riunione dei pendolari l’altra sera a Quarto d’Altino in preparazione della protesta
«Impossibile raggiungere il posto di lavoro»
IL NUOVO ORARIO – Rivoluzione dal 15 dicembre
Il nuovo orario scatterà domenica 15 dicembre, giorno in cui tutte le organizzazioni sindacali del comparto ferroviario hanno indetto lo sciopero, mentre un’altra mobilitazione ci sarà il 16.
TRASPORTI – Hanno dato l’adesione i sindaci di Quarto, Marcon e del Veneto Orientale
Doppia iniziativa: oggi sit-in in treno da Portogruaro a Mestre, domani corteo a Venezia
PROTESTA – Tornano a farsi sentire i pendolari contro il nuovo orario cadenzato
MESTRE – Quarantotto ore di proteste in rapida successione. A scatenarle è l’orario cadenzato tenuto sotto chiave dalla Regione fino a giovedì 28 novembre e poi comparso nel sito delle Ferrovie, solo dopo però l’anticipatzione data dal sito delle ferrovie tedesche.
Il nuovo orario scatterà domenica 15 dicembre, giorno in cui tutte le organizzazioni sindacali del comparto ferroviario hanno indetto lo sciopero, mentre un’altra mobilitazione sarà concordata alla volta del 16 dicembre.
La prima protesta avverrà stamane su iniziativa di Legambiente a cui hanno aderito 8 amministrazioni comunali. Sul treno delle 7,53 da Portogruaro saliranno l’assessore alla Mobilità di San Donà Francesca Zottis, il sindaco di Quarto D’Altino Silvia Conte, il sindaco di Marcon Andrea Follini, gli assessori all’Ambiente Mara Bragato di Ceggia e Ivo Simonella di Portogruaro. Pur non presenti i Comuni di Fossalta di Piave, San Stino e Roncade appoggiano in pieno l’iniziativa che termina con una conferenza alla stazione di Mestre.
«Il nuovo orario è peggio del previsto – precisa Nicola Nucera di Legambiente – da lunedì a venerdì sulla tratta Portogruaro-Venezia ci sono 40 corse ma 14 fermano a Mestre, comprese quelle con partenza da Porto alle 19,38 e 20,38 ed arrivo a Mestre alle 20,36 e 21,36, motivate solo da tagli ai costi. Nelle scelte dell’assessore alla Mobilità Renato Chisso è mancato il coinvolgimento di enti locali e di portatori di interessi».
La seconda giornata di protesta è promossa dal Comitato dei Pendolari di Quarto d’Altino. Domani alle 14 il corteo composto da un centinaio di pendolari, secondo il portavoce Luciano Ferro, partirà dalla stazione di Venezia diretto alla sede della Regione per un incontro con l’assessore Chisso.
«Siamo molto arrabbiati», conferma Ferro. «Mai come oggi raggiungere il posto di lavoro è stato importante – gli fa eco Angela Stortini portavoce dei Pendolari di San Donà – Non chiediamo lo scontro ma il confronto. Le scelte della politica dovrebbero tenere conto delle esigenze di turnisti, studenti e tutti i cittadini».
Cinque i Comuni aderenti: San Donà, Quarto d’Altino, Marcon, Casale e Fossalta. A prendere le difese dei lavoratori tutti i sindacati coalizzati evidenziano come alcune professioni siano a rischio di licenziamento, specie i comparti di turismo, pulizia, vigilanza e ristorazione ma anche esuberi e spostamenti coatti per 40 dipendenti delle ferrovie.
Davide De Bortoli