Nuova Venezia – Nuovo orario cadenzato sciopero dei ferrovieri.
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6
dic
2013
L’Orsa (sindacati di base): «Continueranno le soppressioni dei convogli»
Macchinisti e capitreno incroceranno le braccia tra il 14 e il 15 dicembre
QUARTO D’ALTINO – Anche l’Orsa (Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base) ha deciso di incrociare le braccia in concomitanza dell’avvio dell’orario cadenzato da metà mese, proclamando uno sciopero dalle 21 del 14 fino alle 20.59 del15 dicembre. Martedì il segretario confederale dell’Orsa del Veneto, Ezio Ordigoni, assieme ai segretari di Venezia, Nicola Spolaor e di Verona, Nereo Malacrida, durante un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Renato Chisso, hanno manifestato gravi dubbi in merito al cadenzamento.
«L’assessore», spiega l’Orsa, «preoccupato dalle nostre motivazioni, ha affermato amaramente che se il progetto del cadenzamento orario non funzionerà, si andrà obbligatoriamente a gara. Abbiamo ribadito che la regolarità del servizio non si ottiene con le gare, ma con l’impiego di un’adeguata flotta di materiale rotabile ed una corretta utilizzazioni del personale dei treni che non determini improvvise soppressioni delle corse e sfruttamento dei lavoratori».
Prosegue il sindacato: «Come Orsa, in assenza di efficaci clausole sociali, contrastiamo gare di appalto nel trasporto ferroviario locale, ribadendo che regolarità e qualità del servizio dipendono anche dal livello della deontologia professionale dei lavoratori».
«Noi dell’Orsa», spiega Ordigoni, «contestiamo il cosiddetto Ivu, il software che elabora i turni individuali del personale mobile, e che causa numerose soppressioni riscontrate in questi due anni di applicazione».
Questa mattina alle 9.30, altro incontro con l’assessore regionale, Renato Chisso, a Mestre: «Discuteremo delle problematiche del trasporto locale in relazione all’orario cadenzato, dunque relativamente all’interscambio ferro-gomma».
Sulla questione, torna anche il sindaco di Quarto, Silvia Conte. «E’ positivo che ci sia consapevolezza tra tutti i territori dell’importanza del trasporto pubblico locale nella logica metropolitana, è evidente che oramai è tardi per modificare entro il 15 le linee, speriamo che l’assessore Chisso metta almeno delle pezze sulle carenze più grossolane ed evidenti».
E ancora: «Come abbiamo già chiesto, va avviato un percorso diverso e serio di confronto con tutti i soggetti, linea per linea, ne sono stati consultati tre per tutta la Regione, un po’ poco. Vanno, inoltre, sentite le aziende di trasporto locale, le categorie economiche, i sindacati dei lavoratori, per fare in modo che ci sia consapevolezza dei reali bisogni, in una logica di intermodalità ferro gomma. Il famoso buco del mattino in Lombardia non c’è, le pulizie si fanno di notte, ma costerebbe di più, quindi si tratta di scelte della Regione di destinazione del denaro. Come sindaci stiamo scrivendo una nuova lettera a Regione e Trenitalia, con le nostre osservazioni sulla base dell’orario attuale».
Marta Artico