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I sindaci della Bassa convincono Zaia a firmare una delibera che modifica la gestione della nuova 10

MONSELICE – Il pedaggio per i residenti? Lo si pagherà con le entrate “non previste” che incasserà il gestore della nuova Sr 10. La Regione risponde, seppur parzialmente, all’ondata di protesta mossa dalla Bassa Padovana di fronte al pagamento del pedaggio nella nuova regionale 10: nell’affidare la concessione per la realizzazione e la gestione dell’arteria, infatti, è stato previsto che i residenti siano esenti dal pagamento del “ticket” per due soli due anni.

Incontri, proteste, mobilitazioni di sindaci e cittadini non hanno lasciato indifferente la Regione, che aveva promesso ben altro (l’esenzione per tutti i residenti senza vincoli di tempo) in sede di trattazione.

Ieri mattina la giunta regionale ha firmato una delibera che indica una via per tamponare la “figuraccia”. La delibera, firmata dal governatore Luca Zaia, prevede l’istituzione di una sorta di “cassa residenti”, che verrà alimentata con gli utili non inseriti in previsione per l’utilizzo della nuova Sr 10. Ogni tre anni, infatti, la Regione sottopone ad una verifica la gestione dell’opera: qualora ci sia un saldo positivo fra le entrate effettive derivanti dalle tariffe di pedaggio e quelle previste dal piano economico finanziario del concessionario, il 50 per cento di questo saldo va versato alla Regione, che decide come e dove destinarlo. In pratica, se i pedaggi pagati nei tre anni saranno superiori a quelli previsti, il “surplus” andrà per metà alla Regione. Che, con la delibera di ieri, ha deciso di dirottare queste somme extra alle esigenze infrastrutturali dell’arteria, «con priorità per l’estensione del sistema delle esenzioni a beneficio del traffico residente».

In pratica, si formerà una sorta di “cassa pro-residenti”: a seconda di quanti saranno gli utili in più, allora si potrà allungare la durata dell’esenzione che ora è ferma a due anni. L’indirizzo evidenziato dalla delibera, tuttavia, non è corroborato da numeri: occorrerà attendere tre anni dall’avvio dei pedaggi per capire la mole delle entrate e dunque se sarà possibile trovare risorse per allungare l’esenzione. È comunque entusiasta Piergiorgio Cortelazzo, consigliere regionale del Pd e atestino doc: «Le voci degli amministratori del territorio sono state ascoltate. Nessuno gode a far pagare la gente, ma bisogna anche capire che siamo di fronte ad un periodo di evidenti ristrettezze economiche. Se l’alternativa era non proseguire il tratto di Sr 10, allora è chiaro che è stata presa la scelta meno dolorosa per i cittadini».

(n.c.)

 

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