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Zaia chiede al governo l’inserimento dello scavo del canale tra le grandi opere

VENEZIA – Per il passaggio delle Grandi navi da crociera in laguna di Venezia, la Regione chiede al governo che l’adeguamento del Canale Contorta sia inserito tra le grandi opere, previste dalla Legge Obiettivo. Lo ha annunciato ieri il presidente Luca Zaia al termine della seduta di giunta. Il provvedimento è stato portato dall’assessore alle infrastrutture e alla mobilità Renato Chisso. Con riferimento al problema del passaggio delle grandi navi in laguna, il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha previsto infatti che per raggiungere l’attuale porto crociere di Venezia e Marittima sia individuata una via alternativa e praticabile di accesso, in sostituzione dell’attuale transito nel bacino di San Marco, al fine di vietare il transito davanti a Piazza San Marco e nel Canale della Giudecca delle navi adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori a 40 mila tonnellate di stazza lorda. Per l’intervento di adeguamento della via acquea di accesso alla stazione Marittima di Venezia e per la riqualificazione delle aree limitrofe al “Canale Contorta – Sant’Angelo”, in comune di Venezia, viene quindi richiesto l’inserimento tra le “Opere strategiche” individuate dalla Legge n. 443/2001 (“Legge Obiettivo”), nell’ambito della redazione dell’ “XI Allegato Infrastrutture” del Programma Infrastrutture Strategiche. Il costo preventivato è di 170 milioni di euro, da reperire. La giunta regionale ha anche dato incarico al presidente o a un suo delegato di procedere alla definizione e alla sottoscrizione di un atto aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro del 16 giugno 2011, che recepisca l’intervento. Sulla volontà del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi – d’intesa appunto con Zaia – di inserire lo scavo del Contorta-Sant’Angelo all’interno della Legge Obiettivo fioccano le polemiche in laguna, anche perché nel vertice di novembre a Palazzo Chigi la procedura accelerata per il provvedimento era stata momentaneamente stoppata anche per il disaccordo del Ministero dell’Ambiente. Il dispaccio del ministro Lupi al comandante della Capitaneria di Porto di Venezia di qualche giorno fa per l’emanazione di un provvedimento ad hoc, era appunto il tentativo di accelerare la corsia preferenziale della Legge Obiettivo, in attesa delle reazioni dell’Ambiente.

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