Gazzettino – Prisma, rivolta dei “piccoli” esercenti
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
19
gen
2014
SCONTRO – Il centro commerciale Prisma a Caselle dei Ruffi di Santa Maria di Sala.
I piccoli negozianti sono in rivolta contro i grandi per le aperture domenicali
S.Maria di Sala. Commercianti furiosi per la prospettiva di dover lavorare più domeniche: «Meglio chiudere»
«Chiudo perché ci obbligano a tenere aperti la domenica»: parla così Lisa Pizzolato, titolare del negozio di lampadari all’interno del Centro Commerciale Prisma; in vetrina uno striscione con scritto: “Svuota tutto per cessata attività”. Il Prisma, che conta al proprio interno 12 esercizi commerciali, il 23 gennaio vedrà riunito il Consiglio Direttivo per alcune modifiche del regolamento. All’ordine del giorno, la questione delle aperture festive e domenicali e l’inasprimento delle sanzioni, da un minimo di 1.200 ad un massimo di 2.400 euro per chi sgarrerà la nuova politica di gestione, che prevede un aumento dei giorni festivi in cui lavorare.
Sanzioni che preoccupano i piccoli e medi commercianti, che si troveranno costretti a sostare ininterrottamente all’interno dei loro negozi. Oltre al danno, la beffa come dice Otello Calzavara, titolare dell’Ottica Erika dal 1991: «Per noi sta diventando una bara di vetro questo posto e io, se le condizioni non cambiano me ne vado». Identica situazione per Serena Gottardo, proprietaria di Arte e cornici da ben 15 anni: «Ho degli affetti e una famiglia e mi trovo costretta a assumere qualcuno per i giorni extra che personalmente non posso permettermi».
Protesta anche Gianni De Gaspari, gioielliere all’interno del Prisma da più di 25 anni: «Per noi non è più un consorzio, non c’è margine di trattativa e anche se noi piccoli siamo numericamente di più, non abbiamo alcun peso».
Sembra infatti che a decidere le sorti dell’intero pianeta Prisma saranno i cosiddetti “grandi”, che volendo rimanere aperti le domeniche impongono ai piccoli altrettanto. Molti protestano e si vedono pronti ad intraprendere una battaglia legale.