Nuova Venezia – L’Authority dei trasporti indaga sui treni veneti
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
22
gen
2014
Occhi puntati su diritti dei passeggeri, costi del servizio e garanzie di concorrenza
Nuove regole per la gara regionale. Zaia: «Finalmente c’è un giudice imparziale»
VENEZIA – La tutela dei diritti dei passeggeri, la verifica dei criteri di economicità aziendale: l’Authority dei trasporti ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sulla circolazione ferroviaria in Veneto per accertare la qualità del servizio offerto dai treni regionali finiti nell’occhio del ciclone per la lunga serie di ritardi e i disservizi che affliggono i 200 mila pendolari nostrani.
È il primo atto della neonata agenzia, divenuta operativa da pochi giorni: il presidente Andrea Camanzi, peraltro, fa sapere che l’inchiesta coinvolgerà anche altre regioni e si estenderà ai collegamenti aeroportuali.
In calendario, le audizioni dei principali soggetti coinvolti: da Trenitalia ai sindacati delle ferrovie, dagli amministratori locali ai rappresentanti dell’utenza.
Non è tutto. La mission prioritaria dell’Authority consiste nel ridefinire le regole del gioco, assicurandone il rispetto, a cominciare dalla definizione degli schemi dei bandi di gara, di sua diretta competenza. È il caso della gara europea per l’assegnazione delle corse regionali conseguente alla disdetta del contratto a Trenitalia da parte della Regione Veneto: vale 150 milioni di euro l’anno e sarà proprio l’autorità garante a definire, in via preliminare, i criteri del bando, ispirati a standard di qualità, rispetto dei princìpi della libera concorrenza, salvaguardia dei servizi minimi essenziali e vantaggi economici per la collettività. Nelle intenzioni del governatore Luca Zaia la gara internazionale dovrebbe assicurare un partner all’altezza nella gestione della mobilità su rotaia («Invieremo il capitolato d’appalto da Stoccolma in giù») e l’auspicio è che a farsi avanti siano – anzitutto – i colossi ferroviari di Svizzera, Austria e Germania. A frenarli concorre l’indubbio privilegio di partenza cui gode Trenitalia (costola delle Ferrovie di Stato, dispone di tratte, infrastrutture e personale in loco negate ai concorrenti) ma a ripristinare la par condicio potrebbe provvedere la stessa Authority: «Entro sei mesi ci esprimeremo sulla separazione tra Trenitalia e Rfi», ha annunciato Camanzi in merito all’anomala concentrazione di rete e gestore che ha già determinato ricorsi all’Antitrust.
Ancora: per rendere più «abbordabile» l’operazione, non si esclude la suddivisione della mappa ferroviaria veneta in lotti da appaltare singolarmente. «C’è finalmente un giudice a Berlino capace di esprimere una valutazione imparziale, il commento favorevole di Zaia «mai decisione di intervenire fu più tempestiva, confidiamo che l’Authority valuti con obiettività e rigore il livello del servizio ferroviario reso ai pendolari da Trenitalia, ma anche e soprattutto ridefinisca le “regole di sistema” che rendono difficile, per non dire impossibile, aprire il settore del trasporto locale ferroviario alla concorrenza». Tutto ciò riguarda l’immediato futuro. Il presente, però, si chiama orario cadenzato e oggi l’assessore alla mobilità Renato Chisso e l’ingegnere Maia Annunziata Giaconia, laresponsabile della divisione passeggeri Trenitalia, interverranno alla commissione Trasporti di Palazzo Ferro-Fini per una prima valutazione dell’esperimento che tante polemiche ha suscitato.
Filippo Tosatto