Nuova Venezia – Mestre. Alla Favorita 210 nuovi appartamenti
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25
gen
2014
Peep e lottizzazione in area Maccatrozzo, piano approvato. Al quartiere vanno piazza, centro civico e tanto verde
Approvato ieri in giunta comunale il programma di coordinamento preventivo che porterà sul Terraglio, vicino al polo scolastico e sportivo di via Penello, un nuovo quartiere, con 210 appartamenti per 633 abitanti teorici, una nuova piazza e un nuovo centro civico e 5.400 metri quadri di parcheggi (220 posti auto). Un lungo lavoro degli uffici dell’Urbanistica, illustrato dall’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi con il direttore Oscar Girotto e il dirigente Luca Barison, arriva in porto dopo mesi di confronto con la società “La Favorita Marocco”, di proprietà della famiglia Maccatrozzo che detiene i terreni attorno a via Penello. I diritti edificatori sono acquisiti da tempo, i campi di mais attuali sono destinati a lasciare il posto ad un nuovo quartiere ma i vecchi progetti sono stati uniti e rivisti per rivitalizzare una zona che ha tante difficoltà, specie la carenza di luoghi di aggregazione e poche nuove famiglie. Tre assemblee, le ultime la scorsa settimana, hanno accompagnato il lavoro dell’Urbanistica. Si riduce la cubatura: il Peep perde 6 mila metri quadri (20 mila metri cubi) e viene unito ad una lottizzazione (C2rs) approvata nel marzo 2010. Rispetto al vecchio Prg, da una cubatura arrivata nel 2004 a 34 mila metri cubi si torna a 28 mila. Cresce il verde che i privati passano al Comune: 23 mila metri quadri di verde attrezzato (5 campi da calcio) a ridosso di scuole e piscina e al posto delle case Peep e un bosco di 19.500 metri quadri, regalato dai privati, a ridosso della ferrovia per Treviso. E opere di beneficio pubblico, stimate in quasi 3 milioni di euro. Si partirà non dalla costruzione delle case, spiega l’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi, ma dalle opere per la collettività. «Nell’area della C2rs sarà costruito il nuovo centro civico con ufficio postale e sarà abbattuto quello vecchio. Il nuovo centro civico troverà posto all’interno di una piazza che è spostata rispetto al vecchio piano più internamente (2.500 metri quadri) e dotata di parcheggi». Scompare la vecchia viabilità con il pericoloso incrocio a T verso il Terraglio e arriva una nuova viabilità poco oltre con due rotatorie di collegamento alla statale. Ora il programma va al voto del consiglio comunale, poi i nuovi strumenti attuativi con cantieri dal 2015. Al piano terra del nuovo centro civico troveranno posto circa 900 metri quadri di negozi. Ci guadagna anche la vicina parrocchia che in cambio dell’uso di una parte di terreni per la viabilità di cantiere, otterrà spazi per le attività dei giovani della zona. «Il proprietario delle due aree interessate aveva acquisito dei diritti edificatori da lungo tempo. La C2rs è stata adottata nel marzo 2010 e nell’esaminarla abbiamo tenuto in considerazione sia l’unica osservazione pervenuta sia le richieste della Municipalità. Il Peep risale a decenni fa e può essere attuato da subito dal privato al 70 per cento mentre il restante 30 per cento è destinato a gara», dicono i tecnici. «Con questo programma la Favorita ottiene quello che non ha finora avuto: una piazza, un centro civico, spazi per parcheggi. I vecchi piani, disarticolati, producevano un impatto negativo sul’area mentre un piano coordinato evita ogni impatto sulla Favorita», dice l’assessore. Anche i privati hanno collaborato con l’aiuto dello studio Mocci e Zanetti. Puntano ora su costruzioni di massimo tre piani per alloggi a basso costo ed alta efficienza energetica, destinati all’edilizia convenzionata «di cui c’è grandissimo bisogno in città».
Mitia Chiarin
PROTESTE DEI RESIDENTI
«Una campagna urbana che bisogna preservare»
Il programma per la Favorita, però non piace a tutti. «Chiediamo che l’amministrazione si impegni a risolvere alcuni problemi che non possiamo credere possano essere legati esclusivamente alla realizzazione dell’intervento nell’area Maccatrozzo: parcheggi a servizio della polisportiva Terraglio, di Fisiosport e della scuola, la sistemazione dell’area retrostante la Chiesa di Santa Maria del Carmelo», scrivono un gruppo di cittadini della zona, volti noti alcuni per la militanza nel Pd o in associazioni del territorio.
Il malcontento nasce dalla sensazione di trovarsi di fronte all’ennesimo progetto urbanistico inevitabile perché basato su diritti acquisiti dei costruttori, scrivono in una lettera al giornale Diego Saccon, Angelo Pistilli, Antonino Stiná, Chiara Carraro, Dina Carraro, Giuseppe Mian. Dopo le lamentele per la crescita dell’area Aev Terraglio, ora si teme l’impatto dello sviluppo nell’area Maccatrozzo.
«Un luogo che oggi è di fatto campagna urbana, di gran pregio ambientale e paesaggistico. Ci viene detto che il proponente ha maturato diritti di eseguire tale intervento e che l’unico spazio rimasto sia una mitigazione di quanto previsto, nel tentativo di portare a casa qualche beneficio per la comunità. Ma», scrivono, «siamo preoccupati perché stante le condizioni economiche, non solo della nostra città, e la precarietà ambientale della città e del nostro territorio, non si capisce il motivo per cui siano stati concessi i permessi a stravolgere un territorio, che ha una sua caratteristica particolare, di campagna semiurbana, a fronte di investimenti immobiliari di incerta efficacia. Non ci sembra di rilevare in città una tensione abitativa tale da richiedere la realizzazione di nuove abitazioni». I cittadini, quindi, chiedono al Comune di «evitare questa nuova lottizzazione verificando quali siano i diritti effettivamente acquisiti dal proponente questo intervento, l’ennesimo volto a consumare suolo nella nostra città». E si chiede un confronto istituzionale con sindaco e assessori.
(m.ch.)