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I comitati si ritroveranno domani sera a Mussetta per fare il punto dopo l’incontro Chisso-sindaci «È stato fatto solo un piccolo passo in avanti. Nessun miglioramento il sabato e nei giorni festivi»

SAN DONÀ «Un piccolo passo in avanti, ma non è sufficiente e non copre tutte le necessità degli utenti». I comitati dei pendolari della tratta Venezia-Portogruaro non sono soddisfatti dell’esito del vertice che si è tenuto tra l’assessore regionale Chisso, Trenitalia e i sindaci per apportare le prime migliorie all’orario cadenzato. E per domani alle 21, al ristorante «Al Fogolar» di Mussetta, hanno indetto un’assemblea pubblica. L’iniziativa è promossa insieme dal Comitato pendolari del Veneto Orientale e dal Comitato pendolari di Quarto d’Altino, alla luce del mancato confronto tra Chisso e i rappresentanti dei viaggiatori e dei problemi che, assicurano gli utenti, «ancora persistono e persisteranno per tutti».

Ai sindaci l’assessore Chisso ha prospettato un pacchetto di modifiche che prevedono, da metà aprile, l’anticipo della partenza alle 4.13 del Regionale feriale 11100 Portogruaro-Venezia (si ritorna, insomma, al vecchio orario), l’inserimento di due nuove corse con partenza da Portogruaro alle 12.06 e arrivo a Mestre alle 13.04 e, in direzione opposta, partenza da Mestre alle 13.57 e arrivo a Portogruaro alle 14.55 (pare festivi esclusi), nonché il ripristino del treno notturno da Venezia dopo le 24, oggi sostituito da bus. Quest’ultimo provvedimento però scatterà più avanti (forse a maggio) e solo per i giorni feriali.

«In pratica il sabato e soprattutto nei festivi non c’è alcun inserimento o treno aggiuntivo. Da mesi ormai i comitati di Quarto d’Altino e del Veneto Orientale si stanno muovendo con costanza e dedizione perché il diritto alla mobilità sia garantito per tutti i lavoratori e gli studenti della tratta Venezia-Portogruaro», spiegano i pendolari in una nota congiunta, «un piccolo passo in avanti è stato compiuto ma questo non è sufficiente e non copre tutte le necessità degli utenti che, prima dell’entrata in vigore dell’orario cadenzato, erano regolarmente serviti senza difficoltà dai treni esistenti. In pratica, con il nuovo orario cadenzato sono stati penalizzati i turnisti e i lavoratori che si muovono la sera tardi, la mattina presto e durante i weekend. Una simile mancanza rappresenta una grossa difficoltà, certamente non voluta, per chi lavora nella seconda meta turistica italiana».

Ma altri aspetti preoccupano i pendolari, a iniziare dal fatto che al momento la Regione sembra non intenda finanziare alcun treno straordinario per Carnevale. Il rischio è che il bus sostitutivo delle 0.20 da piazzale Roma, già insufficiente per i pendolari, sia preso d’assalto dai turisti, con l’inevitabile caos. Per ora non risulta siano state affrontate neppure le questioni della sicurezza del binario «1 Giardino» di Mestre su cui arrivano i Regionali Lenti da Portogruaro, né un’eventuale limatura dei tempi di percorrenza grazie all’avvenuta introduzione dei nuovi treni Stadler.

Giovanni Monforte

 

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