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Nuova bretella in alternativa alla sistemazione di via Cornarotta

Un grande intervento di manutenzione in via Cornarotta oppure la realizzazione di una nuova bretella che colleghi Noale e Salzano. Sono le due ipotesi discusse ieri in municipio a Salzano dal sindaco Alessandro Quaresimin e dalla presidente della Provincia Francesca Zaccariotto per poter eliminare il passaggio dei Tir in centro a Robegano.

La prima ipotesi prevede tempi brevi ma necessita del via libera da parte di Veneto Strade, la seconda è caldeggiata dalla Provincia ma tra progettazione, passaggi burocratici e realizzazione si preannuncerebbero tempi molto lunghi.

La questione è nota da tempo, il mese scorso i residenti hanno inviato a Provincia e Prefetto oltre 800 firme per chiedere che venga istituito un divieto di transito ai camion in via XXV aprile a Robegano, una strada già dissestata dove si affacciano chiesa, asilo, negozi e abitazioni. Tutti chiedono che i camion vengano deviati sulla nuova bretella a Nord della frazione, che collega Martellago e Scorzé. Ma Veneto Strade dice alt: facendo quel tragitto i camion passerebbero su via Cornarotta, una strada già usurata che non può sopportare un aumento di traffico. Ecco perché si valuta l’opzione di sistemare l’intero fondo stradale di quella strada, per poi vietare il transito in via XXV Aprile.

La seconda opzione prevede una nuova bretella che parta in via Mestrina a Noale (dove termina il primo lotto della Variante alla 515) e salga a Nord ricongiungendosi in via Cornarotta nel territorio di Salzano. In questo caso i camion transiterebbero lungo una zona industriale lontana dal centro.

«Lasciare la situazione così com’è non si può – commenta la Zaccariotto – C’è un problema di sicurezza e di qualità della vita. Intanto confermo che ad aprile sarà riasfaltata via XXV Aprile, per il resto ci riuniremo presto».

Il sindaco Quaresimin vuole risposte celeri: «La visita della Zaccariotto è stata importante perché la situazione è insostenibile: via Cornarotta è in situazioni disastrose quindi la sua sistemazione è urgente, per quanto riguarda il nuovo progetto dico che siamo disponibili a valutarlo. Ora Provincia e Regione devono fare la loro parte».

 

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