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La Camera di Commercio chiama a raccolta Aspo, Venezia Terminal e Comune

Si costituirà al più presto la società di gestione. Il sindaco Casson è ottimista

CHIOGGIA. Le navi da crociera potranno attraccare a Chioggia. Lo vuole l’Amministrazione comunale, lo vuole la Camera di commercio e lo vogliono le categorie economiche. L’unica incertezza riguarda i tempi in cui queste volontà si concretizzeranno nell’arrivo delle prime navi passeggeri: su questo aspetto non si sbilancia nessuno, ma il primo passo in questa direzione, ovvero la costituzione della società di gestione dello scalo, potrebbe essere cosa di poche settimane.

Qualche giorno fa, infatti, la Camera di commercio ha riunito le categorie economiche cittadine e ha comunicato loro l’intenzione di procedere speditamente per la realizzazione dello scalo passeggeri di cui, peraltro, si parla da anni. Le motivazioni economiche sono presto dette: posti di lavoro, 100 posti per ogni 100mila croceristi che arrivassero a Chioggia, nel giro di un anno, più l’indotto sulle esistenti e future attività economiche in città che si gioverebbero anche del tanto desiderato allungamento della stagione turistica, altro tema di cui si parla da sempre. Per partire, però, serve una società di gestione e la Camera di commercio vuole mettere in campo una partnership pubblico privata: ne dovrebbero far parte la stessa Camera di commercio, che manterrebbe il controllo con la maggioranza delle quote, l’Aspo di Chioggia e Venezia terminal passeggeri, ma anche il Comune di Chioggia. Un misto, insomma, di capitale privato, know-how fornito da operatori specializzati e competenze pubbliche per la gestione degli aspetti burocratici che inevitabilmente si presenteranno. Tra questi ultimi, il principale è l’inadeguatezza del piano regolatore portuale esistente, studiato per uno scalo merci e non passeggeri e per il cui superamento l’apporto dell’amministrazione comunale è indispensabile. Ovviamente le categorie hanno apprezzato e proprio ieri, Ascom e Gruppo turismo Chioggia, hanno sollecitato l’adesione formale del Comune di Chioggia alla costituenda società di gestione. «Se non ci sarà il Comune», spiega Alessandro Da Re, presidente di Ascom, «salta tutta l’operazione: la Camera di commercio considera indispensabile e strategica questa presenza». Non solo: «Abbiamo bisogno che si faccia presto» incalza Leonardo Ranieri di Gruppo turismo Chioggia «il progetto non può rimanere indefinito per chissà quanto». Ma il sindaco Giuseppe Casson, rassicura: «La scelta dello scalo passeggeri ai Saloni è una scelta di questa amministrazione, stiamo rivedendo il piano portuale e aderiremo alla nuova società. In tempi: quelli tecnici, alcune settimane per il passaggio in consiglio comunale».

Diego Degan

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Grandi navi, lunedì arriva il ministro Lupi

Dibattito di Ncd con Costa, Trevisanato e Marchi. Il sindaco non è stato invitato: «Riunione di partito»

VENEZIA – Il ministro Lupi arriva in laguna. Per parlare lunedì al Novotel di «porto e aeroporto», ma senza il Comune. Iniziativa organizzata dal Nuovo centrodestra, il partito di Alfano di cui il ministro fa parte, e dal senatore veneziano Mario Dalla Tor. Gli invitati sono il presidente di Save Enrico Marchi, il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa, Sandro Trevisanato presidente di Venezia terminal passeggeri, Marino Zorzato, vicepresidente della Regione e Antonio Cancian, deputato europeo della commissione Trasporti. Dibattito che vede schierate posizioni abbastanza omogenee. Non ci sarà il sindaco Giorgio Orsoni. «Purtroppo ho un impegno all’Unione europea per parlare di Venezia», dice, «del resto nessuno mi ha invitato. Probabilmente è una iniziativa di partito». Frecciatina per Paolo Costa, da sempre considerato in area Pd-Prodi, in realtà non più iscritto al partito da qualche anno, nominato al Porto su proposta di Galan e Berlusconi, confermato da Monti. Eppure poteva essere un’occasione propizia per discutere di porto e grandi navi, dopo l’ordine del giorno approvato dal senato che chiede di mettere sul tavolo ed esaminare – in tempi brevi ma senza il ricorso alla Legge Obiettivo come volevano Costa e Lupi – tutte le alternative al passaggio dei giganti del mare davanti a San Marco. Il sindaco non ci sarà, ma annuncia iniziative a breve termine. «Ho accolto con favore la proposta del senatore Casson», dice, «che sottolinea come dovrebbe essere il sindaco della città ad avere un ruolo di coordinamento sulla questione. Io sono ovviamente d’accordo e pronto ad assumermi ogni responsabilità. Certo qualcuno dovrebbe conferirmi i poteri per farlo». Riferimento al presidente del Consiglio Letta, a cui il sindaco si è rivolto illustrando la situazione lagunare e troppi «poteri esterni» che impediscono alla città di autogovernarsi.

(a.v.)

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