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Gazzettino – Via libera alla Nuova Valsugana

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

18

feb

2014

IL PROGETTO – La commissione del ministero dell’Ambiente dà l’ok, con prescrizioni, al tracciato

Il progetto definitivo dovrà contenere analisi della qualità dell’aria, misure per ridurre polveri e rumori

VIA LIBERA – Da Roma la Superstrada della Valsugana ha ottenuto l’ok della commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente. Il parere positivo al progetto in vallata è condizionato però all’ottemperanza di una serie di prescrizioni riassunte in 29 punti.

MITIGAZIONI – Il progetto definitivo della nuova opera dovrà venire aggiornato con analisi della qualità dell’aria, verifiche delle emissioni polveri in corrispondenza di cantieri, perforazione gallerie e passaggio dei mezzi; dispositivi di abbattimento degli inquinanti in atmosfera e dei rumori. Andranno censite le cavità carsiche conosciute e gli “incroci” con l’idrografia minore.

 

Nuova Valsugana, c’è il sì al progetto

VALBRENTA – Da Roma il via libera, condizionato ad alcune verifiche su problemi di inquinamento, acustici e idraulici

IL BUCO NEL GRAPPA – Da verificare le emissioni di polveri nei cantieri per le perforazioni

Da Roma via libera alla Superstrada della Valsugana. La Commissione tecnica di verifica dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente, lo scorso 31 gennaio, ha espresso parere positivo di compatibilità ambientale sul progetto preliminare dell’Itinerario della Valsugana Valbrenta Bassano, superstrada a pedaggio, condizionato, all’atto della presentazione del progetto definitivo, all’ottemperanza di una serie di prescrizioni, che sono riassunte in 29 punti: l’analisi della qualità dell’aria va aggiornata e completata; verifica emissioni polveri in corrispondenza cantieri, perforazione gallerie, passaggio mezzi; abbattimento inquinanti; monitoraggio ambientale per la componente atmosfera; riproporre una valutazione della compatibilità idraulica; censimento della cavità carsiche conosciute; approfondimento in merito all’interferenza dell’opera con l’idrografia minore; valutazione acustica; interferenze attività cantiere; progetto di monitoraggio ambientale dell’opera.

Il progetto, come ricorda la commissione, è incluso fra le priorità infrastrutturali della Regione Veneto ed è inoltre individuato tra le opere previste dall’Intesa sottoscritta tra il Governo e la Regione. Durante l’esame sono state viste, esaminate e prese in considerazione, ben 52 osservazioni presentate da soggetti pubblici e privati, è stato tenuto conto del giudizio favorevole, con prescrizioni di compatibilità ambientale, sul progetto del tracciato ottimizzato, «il tracciato base migliorato con le alternative introdotte», sul relativo studio per la valutazione dell’incidenza espresso dalla Regione Veneto ed esaminata la documentazione integrativa richiesta dalla commissione e trasmessa, la scorsa estate, dalla Regione.

Nell’ambito dell’inquadramento regionale, l’infrastruttura è stata ritenuta coerente con il programma regionale di sviluppo, «in quanto fornisce un contributo diretto ad attenuare le criticità riscontrate nell’area Pedemontana e potenziamento dei collegamenti con il Brennero». Sono state prese in considerazioni e valutate tutte le variazioni proposte, le compensazioni richieste dai comuni e le mitigazioni. «Il tracciato ottimizzato risolve brillantemente alcune criticità che ormai da anni hanno interrotto il legame storico tra gli abitati ed il fiume – asserisce la commissione, – andando ad eliminare, come nel caso di San Marino, elementi fortemente impattanti quali il viadotto omonimo o a ricucire, come nel caso delle piste ciclabili e degli attraversamenti del Brenta, pezzi di territorio forzatamente separati dal traffico sulla statale 47».

Il documento ora passerà sotto la lente di enti, comitati ed associazioni. Tra le considerazioni generali, la commissione osserva che «l’opposizione all’opera, che per i residenti a sud di Bassano è di carattere più generale e di tipo programmatico strategico, tende a diminuire nei residenti dell’alta valle, per i quali le osservazioni si concentrano sugli aspetti più tipicamente progettuali, tenendo conto che a nord di Cismon i comuni trentini interessati dalla ss 47 hanno votato, per ragioni di tipo programmatico e ambientale, una stessa delibera di opposizione all’opera che, oltre a considerare sovradimensionato il traffico previsto e a chiedersi chi pagherà i probabili mancati guadagni dell’operatore privato, ritengono l’intervento sulla ss 47 in Veneto inutile e dannoso in assenza di un corrispondente completamento in territorio trentino».

Roberto Lazzarato

 

CASSOLA – Domani sera. Pedemontana, al Vivaldi si svelano i nodi del tracciato

CASSOLA – (G.G.) Il comitato No Gassificatore richiama la cittadinanza all’auditorium Vivaldi di San Giuseppe per un’assemblea sul tema Superstrada Pedemontana Veneta. L’appuntamento è per domani, mercoledì, alle 20.30, e vedrà come unico relatore l’architetto Massimo Follesa, portavoce del Covepa (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa), che fornirà gli ultimi aggiornamenti sul tema della grande infrastruttura. Stando al programma distribuito dagli organizzatori, un particolare riferimento sarà riservato agli ultimi disegni del tracciato tra San Zeno e Cassola, all’impatto sul territorio cassolese dell’innesto Spv Nuova Valsugana, agli espropri e ai contratti privati, e a quelli che secondo i contestatori sono dei danni per il territorio, l’ambiente e le tasche dei cittadini.
Per Follesa si tratta anche della prima occasione per parlare dei contratti di concessione che sono stati resi noti nei giorni scorsi dall’eurodeputato Andrea Zanoni, e dei ricorsi che il Covepa sta portando avanti in sede amministrativa.© riproduzione riservata

 

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