Gazzettino – Prigionieri sul treno per un guasto
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
25
feb
2014
IL CASO – Coppia di giovani non raggiunge la destinazione e Ferrovie nega il rimborso del biglietto
Passeggeri coneglianesi bloccati 45 minuti a Mestre: le porte e i finestrini non si aprivano
Passeggeri coneglianesi “prigionieri” in treno. Scelgono il treno per andare a vedere il “volo della Colombina” al Carnevale di Venezia, ma il convoglio si ferma a Mestre e decidono di tornare a casa. Quella che per molti è stata una domenica di sole, temperature miti e gite fuori porta si è trasformata in una grossa delusione e odissea per la giovane Debora Padoan e il suo compagno, residenti nel coneglianese, che l’altro ieri si sono presentati per tempo in stazione ferroviaria a Conegliano per salire sul treno festivo 11017 che doveva portarli a Venezia alle 10.46, in tempo dunque per raggiungere Piazza San Marco dove più di 100mila persone si sono radunate per assistere al suggestivo «Volo dell’angelo» dal Campanile, uno dei momenti clou del famosissimo carnevale veneziano. E invece lo “scherzo” era in agguato: a spese però dei viaggiatori. Partito in orario da Conegliano, il treno è arrivato a Mestre con un quarto d’ora di ritardo, affollato di singoli e famiglie diretti a Venezia, anche in piedi. E fin qui tutto “fisiologico”. «A Mestre si è verificato uno stop di 45 minuti con le porte che si aprivano e chiudevano e i finestrini bloccati – racconta Padoan – c’è stato chi per chiedere spiegazioni ha iniziato a battere i pugni sui vetri per richiamare l’attenzione del personale di Trenitalia, ma solo alle 11.30 ci è stato detto di scendere perché il treno era stato soppresso e quindi non avrebbe proseguito per Venezia Santa Lucia. Il motivo? Non l’ho capito».
Perso l’appuntamento con il volo della Colombina, la giovane coppia ha deciso di fare dietrofront e prendere il primo treno diretto a Conegliano. «Anche questo convoglio è partito con una quindicina di minuti di ritardo» allarga le braccia Padoan, che traccia questo bilancio della sua domenica: «In stazione a Conegliano, alla richiesta di un possibile rimborso, abbiamo ricevuto un atteggiamento poco disponibile da parte del personale presente in biglietteria. Il risultato è di 19 euro regalati (per i biglietti di andata e ritorno ndr) e oltre 3 ore passate in treno senza arrivare a destinazione».
«Capisco gli imprevisti, ma Trenitalia – continua – avrebbe potuto avvisare subito della presenza di problemi al treno e lasciare le porte aperte in modo che le persone potessero essere libere di scendere e cercare soluzioni alternative».
E ieri lunedì ancora disagi: il treno 11009 delle 7.11 per Venezia è stato cancellato.
Luca Anzanello