Nuova Venezia – Treno guasto e saetta, ritardi a catena
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
28
feb
2014
Giornata di passione sulla Venezia-Trieste. Un fulmine si abbatte su una cabina Enel e paralizza la tratta per Udine
QUARTO D’ALTINO – Giornata di passione ieri, per i pendolari. Prima lungo la linea Venezia-Trieste si guasta il treno e, in sua sostituzione, viene impiegato in pieno orario di punta un Minuetto. Nel pomeriggio, invece, un fulmine ha paralizzato la tratta ferroviaria Venezia-Udine per più di un’ora, mandando in tilt coincidenze e orari.
Ma andiamo con ordine Quarto d’Altino. Sulla tratta Venezia-Trieste si spacca un convoglio e il risultato non poteva che essere il caos, con i pendolari costretti a viaggiare stipati in piedi e molti utenti che non sono neppure riusciti a salire, in particolare a Quarto d’Altino e nelle stazioni vicine. Troppo piccola una composizione di Minuetto (un convoglio, d’altra parte, progettato per le tratte meno frequentate) per far fronte ai tantissimi viaggiatori che ogni mattina salgono sul Regionale 11108 Portogruaro-Venezia. Si tratta del treno che transita da San Donà alle 7.01 e da Quarto d’Altino alle 7.17. Ieri, secondo quanto si è appreso, si è verificato un inconveniente al regionale 11101 Mestre-Portogruaro che, arrivato a Quarto d’Altino alle 5.44, ha accusato un guasto, tanto da essere poi soppresso nel tratto rimanente. Il problema è che il materiale utilizzato per fare il Regionale 11108 sarebbe lo stesso del Regionale 11101. Di conseguenza, non essendo quest’ultimo mai giunto a Portogruaro, si è reso necessario trovare un materiale alternativo. E a disposizione non ci sarebbe stato altro che il Minuetto. Tutti in piedi. Una brutta sorpresa per i pendolari.
«A San Donà è arrivato un Minuetto doppio, treno piccolo e insufficiente per l’utenza di quell’orario», racconta Silvia Lasfanti, pendolare e consigliere comunale in riva al Piave, «il risultato è stato che già a San Donà c’erano parecchie persone in piedi. Da Quarto d’Altino in poi il treno non riusciva più a caricare nessuno. Così sono rimaste a terra varie persone e il treno è arrivato in ritardo a Venezia, visto che il capotreno in ogni stazione faceva fatica a chiudere le porte».
A documentare quanto è accaduto ci hanno pensato gli aderenti ai comitati pendolari di Quarto d’Altino e del Veneto Orientale, che hanno postato sulle loro pagine Facebook le foto del Minuetto stracolmo di gente. E puntuali sono scattati anche i reclami alla Regione e a Trenitalia.
«Trovo oramai inaccettabile la sordità dell’assessore Chisso alle richieste dei comitati (considerati dei disturbatori che avanzano richieste prive di fondamento) e delle amministrazioni comunali che stanno lavorando sulla questione», conclude Lasfanti, «allo stesso modo è inaccettabile la gestione del problema da parte di Trenitalia che non si è preoccupata di avvertire l’utenza nelle stazioni e sul treno. Un annuncio costa poco. Abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di quanto è fragile il sistema dell’orario cadenzato così come è stato progettato».
La saetta. Disagi anche sulla Venezia Udine. La saetta si sarebbe abbattuta su una cabina Enel in Strada della Fornace tra Spresiano e Conegliano attorno alle 17.30 mandando in tilt il sistema. I treni sono stati fermi per un’ora e mezza. Immediato l’intervento della Polfer e dei tecnici per sistemare il guasto. I disagi sono stati pesanti. A cascata le ripercussioni, e i ritardi, hanno riguardato tutti i convogli della linea Venezia-Udine-Trieste, bloccati nelle varie stazioni tra il Veneto e il Friuli. Un treno diretto a Conegliano, attorno alle 18, ha rischiato di essere soppresso. Poi, quando alle 19.15, il guasto è stato risolto ha potuto ripartire. In stazione a Spresiano a controllare la situazione si è recato anche il sindaco Riccardo Missiato di ritorno da una manifestazione a Cimaldolmo. Davanti a sé ha trovato i cartelloni con i ritardi, che in qualche caso hanno superato l’ora. Quello delle 17.50 diretti a Trieste è partito 77 minuti dopo l’orario previsto, quello per Udine mezz’ora. I problemi ovviamente non sono mancati nemmeno a Treviso e Venezia. I ritardi sono stai più contenuti in questi casi, ma molta più gente è stata coinvolta. Il treno delle 18.54 da Treviso per Udine ha fatto 38 minuti di ritardo, quello da Venezia per Treviso delle 18.52 è partito circa 40 minuti dopo. C’è chi vedendo i ritardi accumularsi sui tabelloni orari, ha preferito cambiare mezzo, cercando qualche corriere che percorresse lo stesso percorso. Per i pendolari è stato un giovedì sera di passione dunque. Le lamentele per l’ennesimo disservizio con cui sono costretti a confrontarsi non sono servite a nulla. Ma in molti, almeno coloro che sono partite con un ora di ritardo, nei prossimi giorni potrebbero chiedere il rimborso del biglietti. Attorno alle 19.15 i collegamenti, e il meccanismo di controllo sulla linea sono stati ripristinati, e anche i treni hanno potuto ripartire regolarmente.
Giovanni Monforte e Federico Cipolla