Nuova Venezia – Cav: il traffico cala, solo 1650 abbonati.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
13
mar
2014
NONOSTANTE GLI SCONTI AI PENDOLARI
VENEZIA – Ad oggi sono 1650 i pendolari dell’autostrada che hanno sottoscritto via telepass l’abbonamento scontato sul tratto Padova est-Mestre, introdotto dalla concessionaria Cav il 25 febbraio (con effetto retroattivo dal primo del mese) dopo il rincaro delle tariffe e le polemiche conseguenti.
La riduzione del pedaggio fino al 20% (riservato a chi percorra lo stesso tragitto da venti a quaranta volte al mese, con gli sconti proporzionali alle distanze) rivela un appeal modesto a fronte dei grandi numeri in ballo: 100 mila passaggi medi giornalieri sul segmento Padova est-Dolo, 40 mila per Dolo- Mestre e 60 mila sul Passante.
Né l’adesione lievita tra i residenti dei cinque Comuni toccati da Cav (Dolo, Pianiga, Mira, Mirano e Spinea): pur godendo di agevolazioni del 40%, l’entità degli abbonamenti galleggia intorno alle duecento unità.
Sul fronte del traffico, da gennaio ad oggi, Cav segnala una tendenza contrastante: -2,5% nei flussi autostradali a pagamento, +6% sul Passante a circolazione libera.
A ciò si abbina l’impennata di presenze nel trasporto ferroviario, così da giustificare una chiave di lettura che individua nella recessione perdurante e nel calo del reddito – scanditi da licenziamenti, crisi aziendali e fallimenti, soprattutto nelle microimprese – le cause della flessione dei viaggi pendolari su mezzo privato (a esclusivo vantaggio del trasporto su rotaia, pur bersaglio di pesanti critiche), accreditando invece al lusinghiero andamento dell’export veneto la ripresa del traffico commerciale.
La partita autostradale, però, si gioca su più tavoli. Le cinque concessionarie regionali (Cav, A4 Brescia-Padova, Autovie venete, Autobrennero, Autostrade per l’Italia) aderiscono ad Aiscat e la potente associazione – presieduta da Fabrizio Palenzona – ha accolto l’invito del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ad introdurre facilitazioni tariffarie per i viaggiatori pendolari, condizionando però l’assenso – che ha sensibile un costo finanziario – a precise condizioni.
Anzitutto, un’omogeneità di trattamento sull’intera rete nazionale che eviti “scorciatoie” sleali da un casello all’altro. Quindi, il prolungamento della durata delle concessioni, così da “spalmare” nel tempo i minori introiti derivanti dagli sconti e far fronte agli oneri finanziari e agli investimenti: un obiettivo, questo, che sta particolarmente a cuore a Tiziano Bembo, presidente della Cav, società pubblica oggettivamente penalizzata dai tempi ridotti concessi dallo Stato (22 anni appena a fronte di una media italiana di 30), chiamata a rimborsare l’Anas il miliardo ricevuto per realizzare il Passante e gravata dai costi di manutenzione di due percorsi (Raccordo del Marco Polo e Tangenziale ovest di Mestre) che non garantiscono alcuna entrata. Lupi ha preso atto delle richieste, promettendo risposte concrete. I tavoli ministeriali sono al lavoro ma, al momento, non si segnalano passi avanti.
Filippo Tosatto