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TORNA L’INCUBO A CASALE

CASALE – Il sindaco Stefano Giuliato, all’indomani dello stop al progetto della discarica Coveri da parte della giunta regionale a inizio febbraio, aveva avvertito: «La ditta non mollerà». La previsione del primo cittadino si è avverata.

Giovedì la Coveri ha presentato il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Veneto per chiedere l’annullamento della delibera di giunta regionale relativa al giudizio non favorevole di compatibilità ambientale dell’impianto per i rifiuti non pericolosi previsto in via delle Grazie a Lughignano. La ditta, che si è affidata agli avvocati Alberto Borella, Stefania Piovesan e Franco Stivanello Gussoni, ha citato in giudizio la Commissione regionale di Valutazione d’impatto ambientale, il Comune di Casale, la Provincia di Treviso, la Regione Veneto e l’Arpav.

È destinato dunque a non andare in archivio il progetto della Coveri che tiene Casale con il fiato sospeso da tredici anni. Il ricorso al Tar presentato dalla ditta proponente riapre la questione, tornando a far tremare il paese.

«Riteniamo che la volontà della Coveri di perseverare con il progetto di discarica sia più che mai viva. Altrimenti, come già denunciato,non si capirebbe come mai l’azienda abbia definitivamente acquistato i terreni nel mese di dicembre », aveva dichiarato il sindaco Stefano Giuliato dopo che solo poche settimane fa la giunta Zaia si era espressa, pareva in modo definitivo, contro il piano. L’amministrazione aveva dunque invitato tutti, dalla politica al comitato di cittadini “Civiltà Sostenibile”, a mantenere altissima la guardia.

Anche l’eurodeputato trevigiano Andrea Zanoni aveva richiamato tutti coloro che usavano toni troppo trionfalistici: l’ipotesi dell’appello al Tar da parte della Coveri era dietro l’angolo. E ora, con la notifica del ricorso alla giustizia amministrativa arrivata in Comune e nelle sedi degli altri enti chiamati in causa dalla Coveri, si riaprirà il capitolo giudiziario. E non è escluso che possano essere organizzate nuove iniziative come la biciclettata o la cena anti-discarica per portare nuovamente l’attenzione dell’opinione pubblica sul progetto della discarica in via delle Grazie.

Gli enti coinvolti saranno chiamati nelle prossime settimane a decidere se resistere in giudizio per difendere l’operato dei mesi scorsi e l’iter amministrativo che ha portato al “no” da parte dell’esecutivo regionale dopo il parere negativo della Commissione Via. Dal canto suo, la ditta Coveri ha già presentato la domanda di fissazione dell’udienza e i propri documenti, oltre naturalmente al ricorso che sancisce l’apertura del nuovo capitolo di una battaglia che per Casale sul Sile adesso pare davvero infinita.

(ru.b.)

 

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