Gazzettino – Marghera. Chimica verde, l’Eni va a Palazzo
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
18
mar
2014
MARGHERA – Tour istituzionale dei vertici di Versalis per il rilascio delle autorizzazioni
I vertici locali di Versalis del gruppo Eni ieri hanno fatto il giro delle “parrocchie istituzionali” per presentare il progetto di chimica verde da 200 milioni di euro d’investimento e 90 nuove assunzioni, senza contare l’indotto.
Il direttore delle Risorse Umane, Fabrizio Bellini, e il direttore Ricerca, Sviluppo e Innovazione, Sergio Lombardini hanno illustrato i particolari dell’intervento già condivisi con i sindacati. Ottanta milioni serviranno per rinnovare il cracking e gli aromatici e 120 milioni andranno spesi, in compartecipazione con l’americana Elevance Renewable Sciences di Chicago, per costruire un nuovo impianto ad alta tecnologia, con ridotte emissioni dannose, che produrrà intermedi rinnovabili utilizzando oli vegetali.
Al di là delle informazioni di cortesia, scopo dei dirigenti Versalis è stato evidentemente quello di sensibilizzare le istituzioni pubbliche sulle autorizzazioni necessarie. Per rispettare i tempi che l’azienda di Eni si è data (ristrutturazione del cracking per il 2015, nuovo impianto per il 2017) occorre che le procedure burocratiche siano le più veloci possibile.
Per questo l’assessore regionale Renato Chisso, che era accompagnato dal direttore del Dipartimento recupero territoriale/Ambientale, Giovanni Artico, ha sottolineato che «molta attenzione ci si aspetta sotto il profilo dei tempi di approvazione del progetto che dovrà andare in VIA regionale» non tralasciando di aggiungere che, dal canto suo, la Regione si aspetta dall’Eni che «presenti il progetto entro l’estate».
A Ca’ Farsetti Versalis ha incontrato l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Alfiero Farinea, e il collega responsabile dell’Ambiente, Gianfranco Bettin: «Ritengo che il Sito di interesse nazionale di Porto Marghera dovrebbe essere considerato un campo di prova in cui attuare l’articolo 37 del “Decreto del fare”, che prevede la stipula di convenzioni e accordi tra Enti al fine di snellire le procedure e abbreviare i termini dei procedimenti amministrativi e autorizzatori» ha auspicato Farinea.
Bettin, infine, ha posto in evidenza la «valenza strategica del Progetto che consentirà di integrare due impianti produttivi storicamente presenti nell’area: la raffineria e il cracking. Un esempio concreto di riconversione funzionale di Porto Marghera basata su un’attività industriale moderna, innovativa e ambientalmente sostenibile».
(e.t.)