Gazzettino – Riviera. Nasce il patto per le calzature
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
18
mar
2014
Acrib, Cgia, Cna e sindacati lanciano il progetto a tutela del “Made in Riviera”
Andranno rivisti i prezzi minimi di produzione per individuare le imprese irregolari
PATTO – Una «certificazione» del prodotto «Made in Riviera del Brenta» per salvaguardare le calzature
Una «certificazione» del prodotto «Made in Riviera del Brenta» per salvaguardare le calzature del Distretto Calzaturiero dalla crisi ma anche dalla concorrenza sleale dei laboratori clandestini.
Entro aprile Acrib, Cgia, Cna e Organizzazioni Sindacali intendono siglare il progetto comune che punta a contrastare il lavoro irregolare in Riviera del Brenta e a sostenere le produzioni calzaturiere locali in tutta la filiera della calzatura.
Un progetto in discussione da tempo nel distretto calzaturiero della Riviera del Brenta che conta attualmente circa 800 imprese e 10.200 lavoratori occupati e che, su proposta della Femca Cisl, e prevede anche un raccordo con tutte le istituzioni quali, Regione, Prefetture, Camere di Commercio, Comuni, Banche, ASL/Spsal per sostenere finanziariamente il progetto e per prevedere attività di repressione delle attività irregolari.
Insomma se in Riviera del Brenta i laboratori clandestini esistono e danneggiano le produzioni «sane» il distretto intende isolare il fenomeno e contrastarlo. L’obiettivo è valorizzare e sostenere le produzioni calzaturiere locali mediante la «certificazione» sia del prodotto «Made in Riviera del Brenta» che attraverso la tracciabilità del prodotto, al fine di qualificare ulteriormente l’offerta nei diversi mercati nazionali e internazionali.
È sempre più importante che il prodotto realizzato in Riviera del Brenta, sia ulteriormente valorizzato anche per la sua: trasparenza nei confronti del consumatore finale; responsabilità nei confronti dei propri fornitori, autenticità; eticità dei comportamenti e tracciabilità delle materie prime.
«Come Femca Cisl abbiamo ribadito la necessità di applicare l’accordo del 2010 – ha sottolineato Massimo Meneghetti segretario della Femca Cisl – che và aggiornata alle condizioni attuali, per stabilire i prezzi minimi di produzione sotto i quali si potranno facilmente individuare le imprese irregolari. Inoltre abbiamo chiesto di istituire una Commissione di Controllo dell’intesa, per monitorarne l’applicazione nell’intero distretto».