Gazzettino – “Il Mose sara’ in funzione a fine 2016″
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
23
mar
2014
LUPI A CHIOGGIA
IL PRESIDENTE FABRIS «Consegneremo l’opera il 31 dicembre 2016 al costo che fu stabilito nel 2005»
IL SINDACO CASSON «Chiediamo di poter utilizzare 45 milioni della legge speciale bloccati dal patto di stabilità»
Mose, certezze sui tempi ma non sulla gestione
Il ministro Lupi a Chioggia è stato aggiornato sull’andamento dei lavori per realizzare la barriera di18 paratie sui 360 metri della bocca di porto. «Sarà un orgoglio italiano»
«Il Baby Mose funziona dal 2012 e ora attendiamo il Mose, un’opera interamente Made in Italy di valenza internazionale». Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ieri in visita per la prima volta a Chioggia. A fare gli onori di casa il sindaco Giuseppe Casson, ma anche il governatore della Regione Luca Zaia e il vice presidente della Provincia Mario Della Tor. Il Ministro ha pranzato in città e poi ha raggiunto piazzetta Vigo dove è potuto salire sullo storico ponte e assistere a una dimostrazione del funzionamento del Baby Mose.
«Attivo dal 2012 – ha spiegato il sindaco Giuseppe Casson – ha permesso di bloccare l’80% delle alte maree che avrebbero portato l’acqua alta in centro storico. Tutte quelle sotto il metro e trenta centimetri. Per quelle più grandi aspettiamo il Mose».
Dopo la dimostrazione di funzionamento del piccolo Mose divertente siparietto tra il Ministro Lupi e il governatore Zaia con quest’ultimo che, scherzando, ha chiesto un altro miliardo al Ministro per finire il Mose. «Se ogni volta che vado da qualche parte finisce che mi chiedono un miliardo Renzi non mi manda più da nessuno parte», ha risposto col sorriso il ministro. La delegazione si è poi imbarcata per raggiungere le bocche di porto di Chioggia, in uno dei tanti cantieri del Mose. Qui il Ministro Lupi, caschetto di sicurezza e giubbino da operaio, si è intrattenuto con il responsabile dei lavori e ha stretto la mano ad alcuni degli operai specializzati. Un cantiere mastodontico: per Chioggia è prevista una barriera formata da 18 paratoie che servirà a coprire il varco di 360 metri tra le due sponde della bocca di porto. Ultimate le principali parti strutturali, i maggiori cantieri del Mose oggi in corso a Chioggia riguardano la costruzione della barriera vera e propria. In particolare, dopo aver ultimato il consolidamento e la protezione del fondale in corrispondenza della barriera e lo scavo dove saranno installate le paratoie, sono stati recentemente completati anche i lavori per la realizzazione dei cassoni di spalla e di quelli alloggiamento che faranno da base alla barriera.
«Ringraziamo il Ministro – ha affermato il presidente del Consorzio Venezia Nuova Mauro Fabris – per la costante attenzione che riversa su quest’opera. Consegneremo il Mose entro il 31 dicembre 2016 e al costo che fu stabilito nel 2005. Ovviamente non abbiamo assunto indovini e quindi non possiamo sapere cosa succederà nelle prossime gare d’appalto, ma la nostra volontà è di non slittare assolutamente coi tempi».
«I soldi per completarla ci sono – ha spiegato il Ministro – e molto prima del 31 dicembre 2016 dovremo discutere sulla sua gestione e sulle opere complementari che sono state chieste dai comuni. Il Mose non solo salverà Venezia, ma sarà guardato e ammirato in tutto il mondo. Quando si sta realizzando un’opera come questa bisogna andarne orgogliosi. Il modello Italia nel mondo torna ad essere modello di riferimento». All’appello mancano solo 226 milioni di opere complementari, certo non bruscolini ma nemmeno un’enormità in confronto ai 5 miliardi e 493 milioni investiti sull’opera. In mattinata il Ministro aveva incontrato a quattr’occhi il sindaco Giuseppe Casson. Sul tavolo la richiesta di svincolare i fondi della Legge Speciale dal Patto di Stabilità. Chioggia al momento ha 45 milioni di precedenti finanziamenti bloccati ed è impossibilitata a spenderli. «Non mi sembra una richiesta illogica – ha chiosato Lupi – bisognerà parlarne con la Tesoreria. Vedremo cosa si potrà fare». Chioggia spera.
Marco Biolcati
SALVAGUARDIA «Tutelare Venezia ma far funzionare bene anche il turismo»
INFRASTRUTTURE Il ministro Lupi ieri in visita ai cantieri delle bocche di Porto di Chioggia
«Mose finito entro il 2016»
Per le opere complementari mancano 226 milioni
«Il Mose non solo salverà Venezia, ma sarà un’opera che sarà guardata con ammirazione da tutto il mondo». Ieri pomeriggio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi era a Chioggia per vedere in azione il Baby Mose (che dal 2012 difende la città dalle alte maree sotto i 130 centimetri) e per visitare il cantiere del Mose alle bocche di porto della città. Lupi ha confermato che le risorse per completare l’opera ci sono: «I soldi per chiudere la partita sono stati accantonati – ha spiegato il ministro – e il Mose sarà ultimato entro il 31 dicembre 2016, salvo ritardi o problemi con le future gare d’appalto. Molto prima di quella data, già quest’anno o al massimo nel 2015, dovremo discutere sulla sua gestione e sulle opere complementari che sono state chieste dai comuni». All’appello mancano solo 226 milioni di opere complementari, bruscolini se si pensa al costo complessivo dell’opera che ammonta a 5 miliardi e 493 milioni di euro. Il ministro, appena arrivato a Chioggia, si è concesso subito ai cronisti e non è stato di sicuro tenero nei confronti dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti che aveva recentemente dichiarato di essere pronto a lasciare l’incarico nel caso di riduzione dello stipendio. «Moretti è un manager efficiente del nostro Stato, ha dimostrato di avere lavorato bene – ha spiegato il ministro – ma se il padrone, lo Stato, decide che rispetto a quello stipendio bisogna dare un segnale anche nella direzione dei cittadini (e tagliare di 50 mila euro è un bel segnale) giustamente siamo in un mercato libero e credo che se Moretti ha altre offerte, se vuole andare alle ferrovie tedesche, lo può fare tranquillamente». Il Ministro, caschetto di sicurezza in testa, ha fatto visita al cantiere del Mose alle bocche di porto di Chioggia. Qui i lavori sono in una fase avanzata. Si sta infatti provvedendo all’allagamento della «tura»: il bacino lato mare finora utilizzato per la fabbricazione dei cassoni sui quali alloggeranno le paratoie mobili.
L’allagamento del bacino consentirà il galleggiamento dei cassoni e il loro traino in mare fino al punto stabilito nel canale della bocca di Chioggia. Il ministro è intervenuto anche sulla vicenda delle grandi navi. La parola d’ordine è rispettare Venezia ma, allo stesso tempo, non chiudere la porta ad un turismo importante come quello crocieristico. «Abbiamo il dovere di tutelare Venezia e di evitare impatti ambientali – dice Lupi – ma anche l’assoluto dovere di tutelare una risorsa, quella turistica, che non vale per Venezia ma che vale per tutto il paese. Abbiamo concordato con le compagnie che dal primo gennaio 2015 riprogrammeranno le navi che arriveranno su Venezia e per 18 mesi ci potranno venire solo quelle sotto le 96mila tonnellate. Poi ci impegneremo a dare tempi certi per una corsia alternativa».