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«L’Unione dei Comuni del Miranese porta con sè molte perplessità: notiamo problematiche economiche, operative e relative alla gestione del personale». Vigili in subbuglio a Mirano, con una lettera firmata in massa da 14 dipendenti (tra agenti e personale amministrativo), il corpo della Polizia Locale porta a galla molto malumori di fronte al progetto che porterà a lavorare in sinergia i Comuni di Mirano, Spinea, Martellago, Noale, Salzano e Santa Maria di Sala. L’Unione è in dirittura d’arrivo (in tutti i Comuni nelle prossime settimane sarà discusso in consiglio l’approvazione dello statuto), ma decine e decine di dipendenti sono in fibrillazione in tutto il Miranese. D’altronde era prevedibile che una tale operazione, che porterà il Miranese ad essere la quarta città del Veneto con ben 120mila abitanti, incontrasse pure polemiche e ostilità da parte del personale.

Musi lunghi soprattutto tra i vigili urbani: «In assenza di dati tecnici a sostegno della bontà della scelta, e in abbondanza di notizie contraddittorie, sentiamo di condividere perplessità di natura pratica – si legge nella lettera inviata lunedì al sindaco Maria Rosa Pavanello, agli assessori e ai consiglieri -. Per quanto riguarda la Polizia Locale, notiamo un diverso numero di addetti in relazione al numero di abitanti, una diversa organizzazione dei servizi e dei turni in base ai vari Comuni e una diversa ripartizione delle figure professionali all’interno dei comandi. Ciascun Comune si porterà dietro la propria storia, sarà fattibile risolvere queste discrepanze? Il rischio è che alcuni Comuni debbano sopperire alle carenze di altri». Secondo i vigili ci saranno dunque problemi sia organizzativi che retributivi. Malumori analoghi si registrano anche a Spinea, intanto i sindaci di Martellago, Salzano e Scorzé si sono incontrati per fare il punto della situazione.

(g.pip.)

 

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