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Gazzettino – Venezia. Il caos del treno che non c’e’

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

31

mar

2014

Ancora problemi sulla Venezia-Portogruaro: bus strapieno, pendolari a terra di notte

PROTESTE – Furiosi i comitati: «La situazione è vergognosa Regione assente»

SAN DONA’ – Ancora un disservizio con le corse sostitutive del treno delle 0.20 da Venezia

I bus non bastano: pendolari a piedi

Autobus insufficienti e venti pendolari a piedi anche sabato notte. Tornano a protestare i Comitati dei Pendolari del Veneto Orientale e di Quarto d’Altino per un nuovo disservizio di Trenitalia. Entrambi i Comitati chiedono a gran voce il ripristino del treno delle 00.20, poiché gli autobus sostitutivi non riescono a contenere tutti i pendolari e criticano l’indifferenza con cui la Regione Veneto ha accolto queste richieste.

L’ennesima difficoltà per l’utenza si è verificata sabato notte. Tutti occupati i 50 posti del bus in partenza da piazzale Roma alle 00.20 per Portogruaro. «Il bus parte con alcuni utenti in corridoio – riferiscono i pendolari- lascia a terra una ventina di persone. A Mestre alle 00.35 c’è diversa gente che aspetta di salire e l’autista richiede un rinforzo. All’1.30 arriva un pulmino da 20 posti, diverse persone viaggiano in piedi. I due automezzi partono un’ora dopo l’orario previsto ma nessuno pensa alla ventina di persone rimaste a terra a Venezia».

Per i Comitati dei Pendolari si tratta di una situazione «vergognosa, ormai è ripetitivo ricordare che gli unici responsabili sono il Presidente della regione Luca Zaia e l’assessore alla Mobilità Renato Chisso, muto, cieco e assente. Prima dell’entrata in vigore dell’orario cadenzato, amministratori locali e Comitati avevano fatto presente il necessario ripristino del treno. Siamo stati presi per venditori di fumo, mentre i fatti confermano che non parlavamo di aria fritta. Nonostante dica di rappresentare il popolo veneto Zaia si è dimostrato disinteressato e non curante dei problemi, lasciando tutto in mano a Chisso che non sa far fronte alla situazione e non ci riceve, precludendo un confronto costruttivo».

Secondo i pendolari nel corso della bella stagione questi disagi si ripeteranno. «È il fallimento. Chisso e Zaia prendetevi le responsabilità di quanto accade, siete pagati con i soldi nostri. E risparmiate il fiato per dire che «state lavorando». Bastava lasciare il treno che ingiustamente avete tolto. Abbiamo ampiamente dimostrato che il suo ripristino è improrogabile».

Davide De Bortoli

 

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