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PENDOLARI Aggiustamenti all’orario cadenzato. I sindaci: «Altri nodi da sciogliere»

QUARTO D’ALTINO – Compiuti dei passi avanti, ma sull’orario cadenzato ci sono ancora nodi da sciogliere.
Dopo l’incontro con l’assessore regionale Renato Chisso nella sede di Veneto Strade, i sindaci dei Comuni lungo la tratta ferroviaria Venezia-Portogruaro promettono di mantenere alta l’attenzione sulle situazioni non ancora risolte.

«Abbiamo chiesto di riflettere su alcuni temi, in particolare manderemo una nota sul problema della cancellazione di alcune corse prevista al termine del periodo scolastico perché non si tratta di corse utilizzate principalmente da studenti».

All’incontro erano presenti i primi cittadini di Quarto d’Altino Silvia Conte, con l’assessore Radames Favaro, di Marcon Andrea Follini e di Meolo Michele Basso, oltre al vicesindaco di San Stino Mauro Marchiori e quello di Portogruaro Luigi Villotta, e gli assessori Francesca Zottis, di San Donà, e Alferio Persico di Musile.

«Abbiamo avuto buone notizie, come il ripristino del treno di mezzogiorno e il raddoppio dell’autobus nella notte tra sabato e domenica, e ci ritroveremo ancora a maggio per continuare a discuterne – continuano i sindaci -. Però si tratta di un tamponamento di una situazione di emergenza: non sono stati stanziati dei soldi e non c’è chiarezza sulle risorse anche per il problema dei sottopassi e delle pensiline. E poi resta aperto il problema del fine settimana».

All’incontro è stato ammesso anche un rappresentante del comitato dei pendolari di Quarto d’Altino e del Veneto Orientale, Nicola Nucera, che ha presentato una proposta di modifica di una corsa serale.

«Il treno delle 22.41 non va bene né per chi lavora, nè per chi è a Venezia o Mestre per svago – affermano i pendolari -. Proponiamo quindi di sopprimere la corsa del bus in partenza da Venezia e di ritardare la partenza del Regionale Veloce dalle 22.41 alle 23.11, facendolo fermare in tutte le stazioni fino a Portogruaro per poi farlo proseguire per Trieste». Regione e Rfi hanno promesso di valutare la possibilità di attuare tale modifica.

«Restiamo però preoccupati per il fine settimana e la notte – concludono i pendolari -. La rilevazione della frequentazione delle corse dopo mezzanotte potrebbero non rappresentare la vera potenzialità del servizio. Da quando il treno è stato sostituito con un autobus che, per andare a Portogruaro, impiega più di due ore, tante persone hanno smesso di prenderlo».

Melody Fusaro

 

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