Gazzettino – Cavarzere. “No alla trasformazione della centrale”
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7
apr
2014
CAVARZERE – Il sindaco Tommasi chiede il sostegno di Provincia e Regione
«Adesso anche Regione e Provincia devono sostenerci nel ‘No’ alla trasformazione della centrale a biogas di San Pietro». Continua l’azione politica del sindaco Henri Tommasi contro il progetto della «Martinelle energia», la prossima mossa punta ai vertici del governo locale, direttamente interessati dalla questione visto che il progetto è stato presentato al Settore tutela atmosfera della Regione. L’obiettivo è di far approvare l’ordine del giorno contro la centrale, già approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Cavarzere, ai consiglieri regionali e provinciali.
«Serve sinergia a tutti i livelli», spiega il primo cittadino che domani tornerà dall’assessore regionale all’ambiente Paolo Dalla Vecchia. «Gli chiederemo di prendere posizione». Sono iniziate anche le riunioni del tavolo tecnico formato dai capigruppo consiliari, da Tommasi, ambientalisti e cittadini della frazione.
«Abbiamo chiesto all’Arpav di intervenire perché controlli la qualità dell’aria», afferma Tommasi. Un’esigenza arrivata dagli abitanti che lamentano emissioni nauseanti, quando l’impianto è in funzione. Il gruppo ha iniziato a lavorare, analizzando il progetto del biogas e le repliche della “Martinelle” al diniego preventivo della Regione.
«Abbiamo già depositato in Regione le nostre osservazioni contrarie che fanno emergere le criticità del progetto. Ora ci concentriamo sulla risposta della “Martinelle” alla Regione», afferma Paolo Campaci del comitato ambientalista.
La società vuole che i rifiuti siano considerati come speciali, dunque fuori dal controllo dell’Ambito territoriale. Viene poi fatto riferimento al Piano provinciale sui rifiuti del 2008, che prevede la costruzione di un impianto di smaltimento anaerobico.
«Peccato – continua Campaci – che la centrale sia prevista nell’area orientale della Provincia e non in quella sud. E poi non basta miscelare i rifiuti a del liquido per farli passare per speciali».