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Dolo. Filcams Cgil proclama lo stato di agitazione: «A rischio 15 posti di lavoro»

Rizzetto: «Con 380 mila euro in meno si perderanno 70 ore di pulizie al giorno»

DOLO – Pulizie negli ospedali di Dolo, Mirano e Noale: la direzione taglia l’appalto di 380 mila euro, a rischio 15 posti di lavoro (su 100) e il sindacato indice lo stato di agitazione. A spiegare cosa sta succedendo, è Gianfranco Rizzetto segretario provinciale della Filcams Cgil. «Nel settore delle pulizie degli ospedali dell’Asl 13», spiega Rizzetto, «sono impiegati 100 lavoratori prevalentemente donne, dipendenti della Coop Service. Quest’anno la direzione generale dell’azienda sanitaria, ha deciso di indire un nuovo appalto per l’assegnazione del servizio, con una base decurtata di 380 mila euro rispetto all’appalto precedente. Con un taglio del genere abbiamo stimato che si cancellano circa 60-70 ore al giorno di lavoro». Per svolgere il servizio a queste condizioni secondo i sindacati, ci si avvia ad un taglio di dipendenti di 15 unità. Un taglio che si aggiunge a quello del15% nel 2013 e allora in termini di posti di lavoro di 18 unità. «Si supererebbero», spiega Rizzetto, «30 posti di lavoro persi nel giro di poco più di 12 mesi. Una situazione inaccettabile a cui bisogna opporsi». Ma ci sono anche altri particolari che hanno fatto andare su tutte le furie i sindacati. «La Coop service», prosegue, «che ora gestisce l’appalto, ha cominciato a tagliare le ore e a comprimere le attività. Le donne delle pulizie adesso devono pulire all’incirca una stanza di ospedale con due posti letto, in sette minuti. L’ordine è: fare più stanze ed evitare di ripassare le camere. Stanno insomma anticipando i tagli senza averne alcun diritto, visto che si erano aggiudicati un appalto a costi ben diversi dal prossimo». Il sindacato non ci sta.«Dopo aver incontrato il direttore generale Gino Gumirato siamo decisi a far sentire la nostra voce», dice Rizzetto, «e per questo proclamiamolo stato di agitazione. Le misure specifiche della protesta saranno decine entro questa settimana». Per cercare di trovare un accordo in extremis, è previsto oggi un incontro con la Coop Service,mai rappresentanti dei lavoratori non si illudono possa avere successo. Intanto una risposta arriva dalla direzione dell’Asl 13. Per la direzione, l’appalto è stato ribassato perché il costo era sopra la media regionale di tutti gli altri servizi simili forniti nelle altre aziende sanitarie. L’Asl 13 ha inserito nel nuovo bando che sarà assegnato ad inizio estate, una clausola che impone all’azienda che si aggiudica la gara, di mantenere un numero minimo di ore da far svolgere alle dipendenti. Per l’azienda sanitaria in questo modo, si eviteranno pesanti tagli del personale e che gli ospedali diventino sporchi.

Alessandro Abbadir

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