Nuova Venezia – “Salone Nautico a Chioggia”
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14
apr
2014
la provocazione di masiero
Il presidente di Slow Lagoon rilancia. Chisso: «Solo propaganda»
CHIOGGIA. Marino Masiero, presidente dell’associazione “Slow Lagoon”, e portavoce delle sei darsene di Brondolo che rischiano la chiusura per la realizzazione dello sbarramento del cuneo salino sul fiume Brenta, ieri al Salone Nautico ha chiesto di trasferire buona parte delle attività del Salone Nautico a Chioggia. «Abbiamo una pista ciclabile che collega Chioggia a Bibione e che porterebbe 700.000 euro a km nelle casse dei comuni e della Regione ed è un turismo ciclabile legato alla nautica perché a Bibione in bicicletta non si arriva».
Affermazione giusta e coerente, soprattutto se, come affermato da Masiero, portasse più di 500 nuovi posti di lavoro nel turismo lento. Masiero sottolinea una rottura tra imprese che fanno ricerca e innovazione e chi dovrebbe sostenerle.
«Il sottosegretario Baretta vuol far passare la riforma del demanio marittimo, che implica ridefinizione dei canoni, correggere gli errori legislativi e aumentare lo sforzo della modernizzazione ampliando ai natanti gli incentivi per l’ibrido» ha ricordato Masiero all’assessore Renato Chisso, già suo “bersaglio” il giorno precedente. Sulla carta un rilancio per la nautica italiana. «Su questo Chisso non vuol rispondere e invita le darsene a rivolgersi agli assessori Conte e Manzato. Bene, è quanto faremo». «Inutile venire al Salone nautico a fare propaganda e a scaricare il barile» ha risposto poi Chisso «Il mio assessorato non è competente».
«Lui è responsabile della Commissione Via che ha approvato il progetto senza l’analisi costi-benefici aggiunta dopo da noi e dopo averla sottoposta ad un’analisi tecnica da parte dell’Università di Padova per evidenti “risultati artefatti» rilancia Masiero. La battaglia è appena cominciata. «Speriamo che non ne facciano le spese i piccoli imprenditori» ha chiosato Giuseppe Mattiazzo, amministratore delegato di Expo Venice.
Gian Nicola Pittalis