Nuova Venezia – Storico accordo per il “Made in Riviera”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
17
apr
2014
Acrib, sindacati e aziende calzaturiere siglano un’intesa per garantire qualità e rispetto delle regole
STRA. Storico accordo per la certificazione del prodotto quello firmato ieri mattina fra Acrib, tacchifici e suolifici e i sindacati, per la tutela del “Made in Riviera del Brenta” del settore calzaturiero. Un settore che ha 900 aziende e quasi 10 mila dipendenti e che rischia il tracollo per la concorrenza di aziende cinesi utilizzate da imprenditori della zona per abbassare il costo del lavoro. Il rischio concreto: che i mercati esteri rifiutino nel tempo un prodotto spacciato per “Made in Italy” ma di fatto realizzato dai cinesi.
«Con questo accordo» spiega il segretario generale della Filctem Cgil Riccardo Colletti «viene incaricato un ente certificatore di garantire la trasparenza e l’originalità del prodotto della filiera “Made in Riviera del Brenta”. Chi aderisce a questo marchio avrà una marcia in più, ma principalmente si potrà mettere la parola fine a chi utilizza metodi poco leciti per risparmiare. È un accordo che ha le credenziali giuste per intervenire in maniera forte e trasparente sul governo della produzione, sul controllo della qualità ma soprattutto sul sistema che garantisce la produzione e la qualità».
Gli obiettivi dell’intesa sono molto chiari. «Si determina» spiega Colletti «un percorso che garantirà la tenuta di un mercato molto qualificato, come quello del settore calzaturiero della Riviera del Brenta. Chi fa parte e chi aderisce a questo sistema si assume anche la responsabilità di rispettare regole precise. Questa scelta, se ben gestita, ridurrebbe gli spazi a tutti quei soggetti che stanno lavorando su una linea di confine tra il lecito e l’illecito».
Sono state introdotte nell’accordo precise garanzie nell’acquisto delle merci da parte degli aderenti al brand ed è stato introdotto anche il principio del cosiddetto “codice operatore“ .
«I tempi per realizzare un prodotto della calzatura e il suo costo del lavoro non possono essere inferiori a una soglia standard per essere certificati» continua Colletti «Sotto quella soglia sarà evidente che qualità e professionalità sarebbero considerati degli optional». «Abbiamo avuto assicurazioni da Acrib» conclude Colletti «che questo brand sarà operativo prima delle fiere internazionali della scarpa in Germania che si terranno in autunno. È chiaro che vigileremo con i nostri delegati sindacali che tutti gli impegni assunti vengano rispettati scrupolosamente».
Alessandro Abbadir