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ASL 13 – La Conferenza dei sindaci torna all’attacco: «Serve un corretto sistema di ripartizione»

«L’Ulss 13 di Dolo-Mirano è la più penalizzata dalla Regione Veneto ed è quella che attinge meno risorse dalla ripartizione del fondo sanitario regionale».
Niente che non si sapesse già, ma ad riaffermarlo nuovamente «per tenere alta l’attenzione sul problema è il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 della Riviera del Brenta, nonché sindaco di Campagna Lupia, Fabio Livieri.
«È un dato che sosteniamo in ogni sede. Per l’anno 2013 ci vengono riconosciuti 1.500 euro pro capite. Siamo l’ultima azienda del Veneto. La nostra Regione è la più virtuosa in Italia, ma siamo gli ultimi a livello nazionale in fatto di risorse. Va aggiunto che non tutte le aziende sanitarie del Veneto vengono trattate allo stesso modo sulla ripartizione dei fondi. Già nel 2011 i dati sui trasferimenti (ma anche negli anni precedenti la situazione non era molto diversa) hanno fatto notare che l’Azienda Ulss 13 di Dolo-Mirano è la più penalizzata del Veneto con un trasferimento pro capite di 1.467 euro per abitante. Se pensiamo che la media regionale dei trasferimenti pro capite nel 2011è stata pari a 1.627 euro, si può comprendere come queste differenze determinino delle difficoltà per le aziende sanitarie sotto dotate economicamente. La differenza potrebbe sembrare relativa, ma in realtà è molto significative. Se la nostra azienda sanitaria potesse contare su 100 euro in più per abitante, avrebbe a disposizione 26,8 milioni di euro in più da dedicare al miglioramento dei servizio e dell’assistenza. L’Ulss 12 veneziana riceve 1.849 euro per abitante, l’Ulss 1 bellunese ne riceve 1.846, l’Ulss 19 di Adria 1.734. Ciò dimostra che molte delle difficoltà vissute dagli utenti del nostro territorio non sono legate a una scorretta gestione dell’azienda, ma ad una oggettiva penalizzazione economica della nostra realtà, volutamente perseguita dalla politica regionale. Si rende necessario stabilire un corretto sistema di ripartizione che valuti correttamente i giusti fabbisogni standard di ogni specifico territorio, in modo da distribuire esattamente ed equamente il fondo sanitario regionale».

(v.com.)

 

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