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MANIFESTAZIONE E CONFRONTO

VENEZIA – L’idea di istituire una ‘banca della terra’ in Veneto, per mettere a frutto terreni incolti, abbandonati o vincolati, sta muovendo i primi passi in Consiglio regionale. E già i giovani agricoltori della Coldiretti si mobilitano per manifestare al legislatore regionale il loro interesse e sollecitare il rapido avvio del censimento dei terreni disponibili. Ma anche per chiedere la gestione diretta delle terre comuni, pubbliche o vincolate. Il progetto di legge “Istituzione della banca della terra veneta” è stato presentato da Nicola Finco e dall’intero gruppo leghista e propone di mutuare anche in Veneto l’esperienza già avviata dalla Regione Toscana. «In Veneto ci sono 15 mila ettari gestiti da enti pubblici e 3 mila giovani agricoltori in cerca di campagna da coltivare», ha detto Andrea Barbetta leader di Giovani Impresa che guiderà la delegazione degli agricoltori under 35 lungo il Canal Grande. La richiesta dei giovani della Coldiretti è di istituire una ‘banca della terra’ online per individuare e poter ricevere in uso temporaneo appezzamenti di terra incolti o vincolati dal sistema amministrativo. Il progetto di legge in discussione in Consiglio, presentato dalla Lega, propone invece di censire gli appezzamenti lasciati incolti e di affidarne la gestione a Veneto Agricoltura. I giovani della Coldiretti ne chiedono invece la messa a bando diretta, per favorire l’occupazione dei più giovani. Oggi la manifestazione e poi il confronto.

 

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