Gazzettino – Montebelluna “Stazione da terzo mondo”
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10
mag
2014
LA PROTESTA – Pendolari stanchi e indignati
MONTEBELLUNA – Una stazione ferroviaria da terzo mondo. È quello che si merità il capoluogo montelliano? Se lo chiedono da tempo i pendolari (studenti e lavoratori) che quotidiamente tra mille difficoltà usufruiscono del servizio pubblico che tra le altre cose pagano anche profutamente. La stazione ferroviaria di Montebelluna, è sotto gli occhi di tutti, sta assumendo il volto di quelle rese celebri in film Western. Un tempo non tanto remoto una delle opere di manutenzioni primarie era quella di ripulire le rotaie dalle erbacce con appositi accorgimenti, calce bianca per bruciare le sterpaglie. A fare questa operazione erano gli addetti delle ferrovie dello stato che provvedevano anche a sistemare i bagni e a pulire le sale d’attesa. «Ora la manutenzione ordinaria -argomenta un pendolare- è completamente sparita o svolta parzialmente in quanto affidata in sub appalto ad aziende che hanno vinto l’appalto. I binari sono aggrediti dalle sterpaglie e anche il sottoppassaggio per accedere ai binari 2 e 3 non è che sia il massimo della vita con tutte le scritte e i graffiti incivili che imbrattano le pareti.. Permangono ovviamente i disagi sempre più frequenti per i continui ritardi dei treni, sempre più obsoleti e a rischio, soprattutto quelli provenienti da Padova che mettono in difficoltà diverse famiglie. Per non parlare delle biglietterie di treni e corriere che spesso hanno orari non confacenti alle necessità degli utenti. Vogliamo fare qualcosa per rendere dignitosa la nostra stazione? Un gruppo di pendolari si sta attivando a tale proposito sperando che il loro grido di protesta venga recepito. Paghiamo il biglietto e vogliamo un adeguato servizio».
Luciano Beltramini