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Nuova Venezia – Poveglia, oggi l’ora X

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

13

mag

2014

L’ASSOCIAZIONE ci prova

Oggi l’asta bis per Poveglia lanciata la sfida

Strategia segreta dell’Associazione

Mistero sulla cifra, sfida lanciata a “Mister 513 mila euro”

Anche il NewYork Times” parla dell’asta in laguna

«Svendere un patrimonio è un problema e non una soluzione». Quale sarà il destino di Poveglia? Sono carichi di tensione le lancette che corrono inarrestabili verso l’appuntamento cruciale con “Mister 513” per il rilancio dell’asta in programma oggi alle ore 11 sul sito del demanio. Quel che è certo è che la missione dell’Associazione Poveglia non finisce qui, davanti a un monitor virtuale e di fronte a uno sfidante senza nome e cognome. L’obiettivo di assicurare l’isola alla collettività è più chiaro che mai in tutte le migliaia di tesserati. Più di 14350 simpatizzanti sul sito FB “Poveglia per tutti”, circa 2600 iscritti on line e 1997 tesserati cartacei. Un fiume di adesione nelle ultime ore come i 700 euro arrivati ieri dall’Agesci Scout di Venezia e Isole che hanno dato simbolicamente un euro per associato, ma anche i 200 euro arrivati dai risparmi degli studenti del Liceo Benedetti Tommaseo di Venezia o gli altrettanti donati dall’Udu e dalla Rete Studenti Medi fino alle singole iscrizioni di Elly Schlein e Felice Casson del Pd e di Giulio Marcon di Sel. Insomma, conteranno qualcosa le persone che stanno dietro a questi soldi? È questa la domanda provocatoria che rilanciano gli associati che questa mattina hanno postato su FB una lunga lettera rivolta alla città: «Quella che era nata un mese fa come una provocazione al bar è diventata un’onda travolgente (…) Questa esperienza ha portato alla luce una Venezia viva e improvvisamente giovane. Forse questa città aveva proprio bisogno di risvegliare la sua umanità sotto la cenere. La nostra forza è la partecipazione, la trasparenza, i progetti condivisi, è l’uso pubblico». Soltanto in seguito si conoscerà la somma raggiunta che cresce a dismisura nelle ultime ore, dimostrando quello che l’associazione riassume in poche righe: «Questa città ha bisogno di uno scatto di dignità e queste ore lo dimostrano. È nato un grande movimento per la gestione condivisa di Poveglia e un respiro nuovo per la gestione condivisa dei beni della collettività. Finito il videopoker demaniale, scoperto il volto segreto di “Mr513”, potremmo dedicarci a una cosa importante: assicurare Poveglia alla collettività». Nessuna smentita dal patron dell’Umana Luigi Brugnaro che sembra a tutti gli effetti essere lo sfidante che vuole comprarsi il terreno, ma i partecipanti si domandano: «La parola spetterà allo Stato: il demanio ha davvero il coraggio di svendere Poveglia al costo di un appartamento in centro storico, ad una sigla alfanumerica che si cela nell’anonimato? ». Per scongiurare l’ipotesi di vedere Poveglia privatizzata da un unico ricco cittadino, migliaia di cittadini hanno sentito l’urgenza di fare una colletta per comprare un bene pubblico al fine di garantirne l’uso collettivo. Un paradosso che ha attirato la stampa di tutto il mondo, non da ultimo il “New York Times” che ieri ha dedicato una pagina al caso Poveglia. L’articolo, intitolato “Isola da restaurare, vicino alla pazza folla”, trae spunto dal libro di Thomas Hardy “Via dalla pazza folla” sul legame idilliaco tra uomo e natura. Il giornalista Jim Yardley spiega che Poveglia, oltre a essere nel cuore della laguna vicina a Piazza San Marco, sta anche al centro di due questioni italiane: il grande debito pubblico e il turismo di massa che riempie Venezia. «Questa esperienza», ha detto Lorenzo Pesola del direttivo, «ci ha insegnato che i veneziani possono ancora fare la storia e non solo subirla».

Vera Mantengoli

 

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