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I PROGETTI PER LE CROCIERE

Mira lancia il nuovo Porto al Lido

Un pontile galleggiante per 6 navi

Motobattelli per la Marittima

«La proposta progettuale “Porto Novissimo di Lido” risolverebbe il problema della croceristica a Venezia in modo rapido, economico e a basso impatto ambientale».
L’assessore all’Urbanistica di Mira Luciano Claut ha illustrato insieme al senatore Giovanni Endrizzi ieri in municipio a Mira l’ipotesi progettuale del “Porto Nuovissimo del Lido” deliberata dalla Giunta comunale di Mira e presentata al Governo nell’ambito delle consultazioni sulla portualità passeggeri veneziana. Si tratta di una delle sette proposte che il Governo analizzerà nei prossimi giorni per dare seguito alle indicazioni della Legge Clini-Passera sul problema della Grandi Navi a Venezia.
«Mira è coinvolta direttamente in questa vicenda – ha spiegato l’assessore Claut – il Porto di San Leonardo è territorio lagnare di Mira, siamo nel cosiddetto Comitatone e nel Comitato Portuale, un nostro contributo era doveroso. Abbiamo presentato questa proposta, già formulata a settembre dello scorso anni, al Comitato Interministeriale per Venezia a palazzo Chigi a Roma ad aprile ed il fatto che nel frattempo altri soggetti hanno presentato proposte simili, sancisce l’esistenza di un fronte ampio che propone una soluzione extragunare in bocca di porto del Lido».
Claut ed il senatore Endrizzi, che ha presentato una mozione in proposito, hanno sottolineato come grazie all’azione del Movimento 5 Stelle il Senato si è espresso impegnando il Governo a considerare tutte le vie alternative alla Marittima anche quelle con nuove proposte di scali. «La nostra proposta – ha illustrato Claut – prevede la realizzazione di uno scalo indipendente dall’isola del Mose, su un pontile galleggiante in grado di ospitare sin dai primi mesi di realizazione almeno due navi fino a raggiungere una capacità massima di sei, ed eventualmente una lunata a mare per altre quattro navi. Un Porto Nuovissimo a Lido consentirebbe di avere meno condizionamenti dall’andamento delle maree, il rispetto dell’area Sic, senza intaccare l’isola del Lido, lontana dalle spiagge. Un supporto logistico consentirebbe di alimentare il nuovo porto dalla Marittima attraverso le motonavi per i passeggeri (che attraverserebbero ugualmente il bacino S. Marco in barca) mentre il catering arriverebbe attraverso delle chiatte». Critico il giudizio di Claut ed Endrizzi sull’allargamento del canale Malamocco-Marghera che attraversa per 5 chilometri la Laguna di Mira e che se realizzato rappresenterebbe la fine della Laguna Sud. «Ma ancor più lacerante sarebbe lo scavo del nuovo Canale Contorta – ha sottolineato Claut – La nostra proposta rappresenta una soluzione meno impattante sotto l’aspetto ambientale, più rapida ed economicamente meno onerosa. Attendiamo una convocazione del Governo Renzi entro fine giugno per illustrare ed approfondire la nostra proposta».

Luisa Giantin

 

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