Nuova Venezia – Cinque crociere a rischio per la protesta
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
4
giu
2014
SABATO MANIFESTAZIONE
«Grandi navi, obiettivo bloccare il piazzale della Marittima»
I comitati preparano la manifestazione di sabato, partenza alle 13: cinque crociere a rischio
«Domenica parteciperemo alla Vogalonga con striscioni e una puntatina alla Biennale»
«Saremo pacifici e gandhiani, ma ugualmente efficaci: obiettivo della nostra protesta è non far partire le navi, per questo saremo “#tuttigiùperterra” davanti all’ingresso dello scalo in Marittima. Ai passeggeri diremo: “Go back home by plane or by train”: una volta potevano non sapere quali danni provocano queste navi alla città, quale il loro impatto sulla laguna, ma ora lo sanno bene ». Tommaso Cacciari ha formalmente presentato alla Questura di Venezia la domanda per la manifestazione del 7 giugno del fronte “No Grandi navi”: appuntamento alle 13 a piazzale Roma, breve corteo sul ponte della Libertà, giù lungo la rampa che porta al Tronchetto, per fermarsi – esattamente come un anno fa – nel piazzale del porto, con l’obiettivo di mandare di traverso l’avvio di crociera a migliaia di passeggeri di Splendour of the Seas (Royal caribbean), Norwegian Jade, Msc Preziosa, Aida Aura e Seven Seas Marines (in arrivo). In vista della decisione cheil governo ha promesso di prendere entro l’estate sull’ingresso al porto passeggeri alternativo al Bacino San Marco per la Marittima, con i comitati che caldeggiano non lo scavo del Canale Contorta o del Vittorio Emanuele (entrambi con Valutazione d’impatto ambientale del ministero negativa) quanto la realizzazione di un nuovo scalo in bocca di porto (progetto De Piccoli, per intendersi), il fronte No Grandi navi ha deciso di alzare il tiro: sabato manifestazione e domenica 8 partecipazione con striscioni alla Vogalonga e “puntatina” all’apertura ufficiale della Biennale di Architettura, alla cerimonia di premiazione dei Leoni. «Quella di domenica sarà una presenza», prosegue Tommaso Cacciari, «ma certo dipende molto da come andrà sabato: finora, negli incontri con prefetto, questore, forze dell’ordine, ci è stata garantita libertà di manifestazione. Noi vogliamo una protesta colorata, allegra, con la musica, pacifica, per bambini e anziani, ma se arriveranno disposizioni come il divieto di bloccare il transito ai passeggeri, “gandhianamente” e pacificamente non le rispetteremo: saremo “tutti giù per terra”». «Se poi intendessero fermarci prima », conclude Tommaso Cacciari a nome dei NoNav, mettendo le carte in tavola sui progetti della giornata, «vorrà dire che invece della Marittima saremo “tutti giù per terra” dove ci fermano: a quel punto, però, invece di quattro navi, sarà la città a fermarsi». L’anno scorso c’era stata qualche ora tensione ed era volato qualche fumogeno tra i cordoni delle forze dell’ordine schierati all’ingresso del porto e i manifestanti, che volevano entrare,con proteste vivaci dei passeggeri. Nel pomeriggio la protesta si era spostata con le barche in canale della Giudecca: «Sabato resteremo in Marittima, ma dovranno rispettare la protesta della città contro i colossi, che ha fatto il giro del mondo». Polemica garantita.
Roberta De Rossi