Nuova Venezia – “Completiamo l’idrovia Venezia-Padova”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
11
giu
2014
La promessa dell’assessore regionale Conte a comitati e sindaci che hanno partecipato al sit-in davanti a Palazzo Balbi
VENEZIA – L’idrovia Padova Venezia sarà completata, entro l’anno il progetto preliminare finanziato con 1,2 milioni di euro redatto e presentato. Si va verso la realizzazione di una idrovia navigabile per il trasporto merci, abbandonando quasi del tutto la possibilità di creare un canale scolmatore a cui affiancare una camionabile. L’opera potrà essere realizzata, se i lavori procedono spediti, nel giro di 6-7 anni. È stato questo, ieri mattina in Regione, l’esito dell’incontro fra l’assessore all’ambiente regionale Maurizio Conte e una folta rappresentanza di sindaci della Riviera del Brenta, del Piovese e dell’Alto padovano, sostenuti dai comitati Brenta Sicuro e dal “Comitato salvaguardia del territorio” di Selvazzano Dentro. Comitati che hanno consegnato allo stesso assessore regionale oltre tremila firme raccolte in cento comuni del padovano e del veneziano. I comitati e i sindaci insieme ai senatori Giampiero della Zuanna di Scelta Civica e Paola Pin (ex Movimento 5 Stelle) hanno inscenato fuori da palazzo Balbi una protesta con cartelli chiarissimi. «Basta allagamenti, vogliamo l’idrovia, vogliamo sicurezza idraulica”. La Regione aveva già commissionato uno studio di fattibilità che ha preso in esame gli interventi per il completamento dell’idrovia Padova-Venezia sia come canale navigabile, sia come scolmatore. Lo studio ha verificato che esiste la possibilità a tutti gli effetti di conciliare il progetto per la sicurezza idraulica con il completamento dell’idrovia da Padova fino alla laguna di Venezia cioè il trasporto merci fra l’interporto e il nuovo porto off–shore, previsto dall’Autorità Portuale di Venezia. «La sicurezza idraulica» ha detto Conte «è una delle priorità della Regione. Proprio partendo da questo studio si tratta di vedere come procedere per realizzare l’intervento e trovare le risorse adeguate; non solo per il 2014maanche per gli anni successivi». Il provvedimento che sarà portato in giunta prevede 1,2 milioni di euro per la fase progettuale da completare entro l’anno. Servirà la successiva apertura di un bando europeo per l’appalto dei lavori. Conte ha sottolineato che il problema fondamentale resta però quello del Patto di stabilità, sollecitando i parlamentari veneti a fare fronte comune per chiedere al governo che questa tipologia di opere venga stralciata dai vincoli imposti. Conte ha poi accolto la richiesta di convocazione di una conferenza di servizi per i lavori del completamento dell’idrovia. È stato concordato con l’assessore che sarà indetta non appena pronta la bozza del bando per l’affidamento della progettazione preliminare. Per il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo, per Alessandro Campalto sindaco capofila degli enti locali, per Marino Zamboni e Marco Destro per i comitati, «da questo momento bisogna fare presto. Entro l’anno il progetto deve essere presentato o si perderanno i fondi strutturali previsti per le grandi opere dalla Ue».
Alessandro Abbadir
I sindaci: presentiamo l’opera ai cittadini
La senatrice De Pin (ex M5S) punge Maniero: «Torni sui propri passi». Favorevole anche Opzione Zero
VENEZIA «Realizzare l’idrovia costerà dai 600 ai 700 milioni di euro. Ora bisogna fare presto e reperire le risorse; il progetto va condiviso e presentato in una serie di assemblee». A dirlo sono i rappresentanti dei comitati Brenta Sicuro e del Comitato Salvaguardia del territorio di Selvazzano Dentro. Soddisfatti i sindaci della Riviera del Brenta. «La Regione»commenta il sindaco di Vigonovo Damiano Zecchinato «ha preso l’impegno di completare quest’opera in tempi rapidi per andare incontro alle necessità dei cittadini che hanno subito danni a causa degli allagamenti ». Per il neo sindaco di Stra Caterina Cacciavillani «il completamento dell’Idrovia fa parte del nostro programma elettorale; speriamo i lavori vengano portati avanti in tempi rapidi». Sulla stessa linea il sindaco di Fossò Federica Boscaro. C’erano anche i sindaci e amministratori dei comuni di Dolo, Stra, Arzergrande,Noventa Padovana, Camponogara. Sugli sprechi fatti sulle grandi opere è caustica la senatrice ex Movimento 5 Stelle Paola De Pin. «I soldi che sono stati spesi per le tangenti del Mose pare ammontino a un miliardo di euro. Per realizzare il completamento dell’idrovia che si attende dagli anni Sessanta ne basta la metà. Ora speriamo che anche il sindaco Alvise Maniero torni sui suoi passi per non restare completamente isolato». Appoggia infine l’azione dei comitati pro–idrovia il comitato Opzione Zero. «Va fatta l’idrovia come canale navigabile» dice Mattia Donadel «questo eviterà di creare una nuova camionabile come voleva l’assessore Renato Chisso».
(a.ab.)