Nuova Venezia – Ticket, il sottosegretario insiste
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6
ago
2014
Borletti rilancia: confronto senza scontri. Stradiotto e Segre: c’è bisogno di dati
Il sottosegretario ai beni culturali del governo Renzi Ilaria Borletti Buitoni non molla e rilancia la sua proposta di un ticket per i turisti «mordi e fuggi» che entrano a Venezia e non rinuncia a rispondere all’ex sinndaco Massimo Cacciari che riferendosi alla sua proposta aveva parlato di «colpi di calura» agostani. Il sottosegretario invita ad aprire «un confronto senza scontri, per la tutela della città». «Liquidare proposte per la gestione dei flussi turistici a Venezia come colpi di calura non serve nè alla città nè ai veneziani, nè all’immagine del nostro Paese» sostiene Borletti, «da un’analisi dei dati reali si deve partire per un serio e costruttivo confronto che dia a Venezia, in occasione di Expo e per i prossimi anni, gli strumenti per gestire quello che certamente è fonte di sviluppo economico, ma che non deve andare a detrimento del patrimonio della città». D’accordo nella sostanza con il sottosegretario il segretario provinciale del Pd Marco Stradiotto: «Mi sembra scontato che ci sia la necessità di regolamentare i flussi d’entrata dei turisti in città», afferma, «ma non servono sparate o boutade, servono incontri in modo da verificare come migliorare una situazione in cui siano anche i turisti a pagare almeno in parte i servizi. Ora i veneziani pagano anche per loro». «Se per i trasporti non è così», prosegue Stradiotto, «lo è per i rifiuti, che arriva per un giorno con panino e lattina sporca e basta e il carico maggiore della raccolta ricade sulle attività commerciali. Venezia è la città più calpestata al mondo». Sul tema è intervenuto anche Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia. «Finalmente scendiamo dall’empireo delle esclamazioni (e degli improperi, così tanto veneziani!) alla pratica del “conoscere per deliberare”», sostiene. «Ha perfettamente ragione il sottosegretario: partiamo da una analisi dei dati reali. Il problema è che ne abbiamo poche di recenti; da tempo la città ripete dati approssimati perché antichi e ci sfuggono molte delle evidenze del massiccio fenomeno turistico. Infatti quale turismo? Arrivi e/o presenze alberghiere, passeggeri via porto o aeroporto, escursionismo giornaliero a breve o a lunga distanza, motivazioni culturali, di svago, religiose. E come si collega con il pendolarismo del capoluogo o della area metropolitana? Dunque costruiamo la conoscenza di questi dati reali: è interesse degli abitanti, dei soggetti dell’economia e della cultura anche internazionali, del Governo del paese ».