Nuova Venezia – Marghera. Newco per le aree da rilanciare. Zaia prende tempo, terzo rinvio.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
14
ago
2014
Il Comune ha già firmato, ma la Giunta regionale non approva ancora la delibera che dà il via libera alla nuova società: dovrà gestire i 38 milioni di euro messi a disposizione da Eni per la bonifica
MARGHERA – Nuovo rinvio – il terzo in meno di un mese – della Giunta regionale, presieduta da Luca Zaia, che doveva approvare la delibera che dà il via libera all’entrata della sua controllata Veneto Acque spa nella nuova società pubblica – di cui è già socio il Comune di Venezia attraverso Ive spa – che dovrebbe, finalmente, creare le condizioni per l’avvio di nuove attività produttive e possibilmente nuovi posti di lavoro, nelle aree di Porto Marghera dove le industrie sono state chiuse da tempo. Intanto, per il prossimo 21 agosto il prefetto Domenico Cuttaia ha convocato i sindacati dei lavoratori chimici per affrontare l’ennesima minaccia di chiusura di impianti produttivi, stavolta quelli del cracking di Versalis, l’unica società dell’Eni – oltre alla Divisione Raffinazione – ad avere ancora uno stabilimento produttivo a Porto Marghera. L’unica certezza per Porto Marghera, almeno ad oggi, sembra questa: assistere ad un lento e totale smantellamento delle industrie chimiche e siderurgiche che hanno fatto la fortuna di Porto Marghera e creato decine di migliaia di posti di lavoro. Eni, però, oltre a chiudere interi cicli produttivi legati alla chimica di base, ha deciso di cedere gran parte delle aree industriali dismesse e da bonificare ad una nuova società (Newco) controllata al 50% da Comune di Venezia e Regione Veneto. Queste aree (107 ettari dislocati nella prima e seconda zona industriale) dovrebbero essere messe in vendita con l’obiettivo di rilanciarle con nuove attività industriali e logistiche, previa bonifica che verrebbe finanziata dalla Newco con i 38 milioni di euro messi a disposizione da Syndial, anche questa società di Eni, creata sulle spoglie dell’Enichem allo scopo di riqualificare e vendere le aree dismesse. Ma tutto è fermo finché la Giunta regionale non approverà la delibera che autorizza Venezia Acque spa a entrare nella Newco (che per il momento si chiama Live srl) dove è già presente il Comune attraverso la sua Immobiliare Veneziana, versando la sua quota di capitale sociale pari a 60 mila euro, una cifra irrisoria per la Regione. Va considerato infatti che la nuova società, in attesa dell’entrata di Veneto Acque, avrà a disposizione ben 38 milioni di euro (messi a disposizione da Eni insieme ai progetti di bonifica già autorizzati ma da realizzare) per riqualificare e rilanciare le aree industriali attraverso un bando di interesse pubblico a livello europeo. Al momento non è possibile capire perché il governatore Luca Zaia – che ha avocato a sé tutte le deleghe che prima aveva l’assessore competente, Renato Chisso – continua a rinviare la delibera che sancisce l’entrata della Regione nella Newco. La delibera è stata messa all’ordine del giorno della prossima riunione di Giunta (il 26 agosto), sarà la volta buona?
Gianni Favarato