Gazzettino – S’incaglia la pista per Venezia
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
21
ago
2014
TRA MESTRE E VENEZIA – I 6 chilometri e mezzo di pista ciclabile dovrebbero finalmente collegare le due città anche per i ciclisti
Pronta a febbraio la ciclabile sul ponte della Libertà, ma a oggi mancano fondi per il tratto mestrino
La pista ciclabile Mestre-Venezia sarà pronta non a dicembre com’era previsto, ma per febbraio e solo a metà. Saranno aperti, infatti, i quasi quattro chilometri del ponte della Libertà, mancheranno gli altri due chilometri e 700 metri in terraferma, dai Pili sino al centro di Mestre, passando per la zona del Vega e via Torino. E quando sarà finalmente percorribile l’intera pista? Se il Comune, ossia il commissario prefettizio Vittorio Zappalorto, inserirà l’opera a bilancio, i tecnici sostengono che si può partire a febbraio e completarla nel giro di tre o quattro mesi, meno dunque di quelli necessari per la parte sul ponte. In teoria, correndo, l’intera pista potrebbe dunque essere inaugurata in tempo per l’apertura della mostra Aquae2015, la fiera espositiva che sarà tra i principali eventi collaterali di Expo Milano 2015 e che sarà ospitata nel nuovo padiglione in costruzione tra il Vega e il canale Brentella. Tra la teoria e la pratica, però, c’è di mezzo il commissario e un’amministrazione della cosa pubblica che impone di non spendere. A dire il vero la Regione ha messo a disposizione 400 mila euro di fondi europei ma, per consegnarli, chiede che prima le opere vengano realizzate. E siamo al cane che si morde la coda.
Oltre ai disagi che la mancata realizzazione della pista arrecherà ai visitatori dell’Expo (trattando un tema ambientale, si prevede che molti utilizzeranno la bici per spostarsi), ci sono i disagi che devono sopportare tutti i ciclisti della città. Attualmente, infatti, per andare a Venezia si percorre il cavalcavia di San Giuliano che, da quando sono state installate le rotaie del tram, è diventato una trappola per topi, soprattutto nel tratto in salita per chi proviene da Venezia dove, se si capita quando arriva un autobus dell’Actv magari di quelli doppi, si rischia di essere arrotati o schiacciati contro il guard rail: devono rispettare la tabella di marcia e superano le bici in un tratto molto stretto, mentre di solito i camion cisterna si mettono pazientemente in coda. Un’alternativa è percorrere via Torino e poi prendere il sottopasso della stazione ferroviaria di Marghera, sbucando al Vega; il tratto più avanti, però, da via Pacinotti fino al ponte, è ugualmente pericoloso, sia percorrendo via della Libertà, sia le controstrade di via dell’Elettronica e via dell’Idraulica.
La nuova pista ciclabile seguirà quest’ultimo percorso ma attraverserà i terreni, in riva alla laguna e a fianco dei Pili, di Luigi Brugnaro il patron della Reyer. In primavera l’assessore Ugo Bergamo aveva firmato con l’imprenditore la convenzione in base alla quale Brugnaro paga la progettazione e mette a disposizione gratuitamente le sue aree, anche perché così le valorizza. In mancanza di fondi pubblici l’alternativa potrebbe essere quella di allargare la partecipazione dei privati o para-pubblici, facendo partecipare anche il Vega parco scientifico, Condotte che sta costruendo il padiglione per l’Expo e qualche altro privato della zona per i tratti di propria competenza.
Elisio Trevisan
SAN GIULIANO
Grossi rischi per i ciclisti
In attesa della nuova pista ciclabile, il nodo del cavalcavia di San Giuliano è pieno di rischi per chi va in bicicletta.
IL PUNTO SUI LAVORI – A settembre i 750 metri più complicati
ILLUMINAZIONE – Quasi montato il tubo a led
Servono risorse per il percorso di 2,7 chilometri dai Pili al centro
Per quanto riguarda i lavori sul ponte della Libertà, attualmente gli operai stanno montando l’illuminazione lungo i 3 chilometri del marciapiede lato laguna Sud che diventerà pista ciclabile: si tratta di un tubo con luci a led che viene fissato sotto il bordo in pietra d’Istria del parapetto. Per la prima settimana di settembre l’installazione dovrebbe essere ultimata, assieme al rifacimento del tappetino di usura in asfalto largo 2 metri e 20.
Da settembre la ditta Boemio di Napoli partirà con i lavori per realizzare la passerella a sbalzo negli ultimi 750 metri verso Venezia, tra la curva del ponte e il semaforo per il Tronchetto, dato che in quel tratto il marciapiede si restringe fino a scomparire e bisogna per forza andare oltre il parapetto del ponte; un intervento complesso perché si lavorerà anche sopra ai magazzini dello scalo fluviale e al canale utilizzato dai vaporetti dell’Actv. Queste opere saranno ultimate appunto per febbraio. In questi mesi sarà sempre garantito il transito ai ciclisti, anche se il passaggio verrà ristretto a causa del cantiere.