Gazzettino – Dolo “La nuova Romea? Qui no”
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28
ago
2014
DOLO – Lettera della Gottardo: «Ci sono zone protette, non è stato chiesto neanche un parere»
La sindaca chiama a raccolta i 46 comuni coinvolti dal progetto: «Fermiamolo»
IL PRIMO CITTADINO «Mai in Riviera finché sarò sindaco»
Mariamaddalena Gottardo: «Per gli ultimi 14 chilometri dovranno comunque essere presi in considerazione progetti alternativi»
DOLO – Il Sindaco di Dolo, Mariamaddalena Gottardo, ribadisce la sua contrarietà alla realizzazione della cosiddetta “Romea commerciale” e chiede a tutti i colleghi sindaci degli altri 46 Comuni nonché ai Presidenti delle Regioni e delle Province icui territori sono interessati dal passaggio dell’arteria di schierarsi apertamente contro la realizzazione dell’opera. lo ha fatto spedendo una lettera a tutti, alla quale ha allegato anche l’ordine del giorno “Sul corridoio viabilità autostradale Civitavecchia – Orte – Mestre: tratta E45 – E55 Orte – Mestre” presentato dai gruppi consiliari “Il Ponte del Dolo” e “Per Dolo, Cuore della Riviera” approvato dal Consiglio Comunale di Dolo in data 27 marzo scorso.
Nella lettera il sindaco dolese avanza espressamente la proposta di derubricazione dell’intera opera con conseguente devoluzione dei finanziamenti alla sola messa in sicurezza dell’attuale Romea. Nel caso questa soluzione non fosse percorribile la sindaca dolese suggerisce: «Rimane sempre fortunatamente la “scappatoia” concordata dalla sottoscritta in Conferenza di servizi di Adria con la Regione Veneto, rappresentata dall’allora assessore alla Viabilità e alle Infrastrutture, di concordare e condividere col territorio gli ultimi 14 chilometri del tracciato, il che significa che dovranno essere presi in considerazione progetti alternativi all’innesto a Roncoduro o Albarea perché mai è poi mai accetterò finché sarò Sindaco di Dolo, un attraversamento in qualsiasi punto della Riviera del Brenta, che ritengo inutile e devastante».
La prima cittadina conclude: «Faccio infine una modesta considerazione: sul Naviglio del Brenta esiste una fascia di rispetto di 150 metri. Il che significa che anche per installare un cartello provvisorio dobbiamo, giustamente, chiedere parere e permesso alla Soprintendenza. Per passare sopra al Naviglio e a Ville secolari con un’autostrada a sei corsie, alla Soprintendenza non si chiede nemmeno un parere? Mah! Misteri italiani».
Lino Perini