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GRANDI NAVI – Sala S.Leonardo strapiena, fischi per Zappalorto assente. D’Alpaos: «Porto esterno unica soluzione»

Casson : «Fuori le carte sul Contorta»

Il senatore (Pd): «Nessun sostegno alle elezioni a chi lo appoggia». E il 21 mobilitazione in barca sul canale

Sala San Leonardo stracolma, ieri, per il nuovo incontro sulle grandi navi organizzato dalla Municipalità. Aperto da un mare di fischi all’indirizzo del commissario Vittorio Zappalorto, invitato a partecipare e invece assente «per impegni istituzionali». In una giornata caratterizzata anche dalla decisione di Venice Alive di postare sul proprio sito web l’articolo «Come, quando e da chi l’idea del Contorta», e le lettere scritte nel 2004 e nel 2013 dal professor Luigi D’Alpaos, dove questi proponeva come soluzioni «di entrare dalla bocca di Malamocco, percorrere tutto il canale dei Petroli passando davanti a Porto Marghera e deviare a destra per il canale Vittorio Emanuele (da ricalibrare) raggiungendo la Marittima, o deviare prima per il canale Contorta Sant’Angelo». Un siluro mica male verso chi, oggi, una simile ipotesi la vede come fumo negli occhi. Con smentita dell’interessato, che ha ironizzato sul fatto di «essere considerato da qualcuno un padre snaturato».
Prima di lui, a scagliarsi contro il Comitatone è stato il presidente della Municipalità, Erminio Viero. Che ha parlato di «signori che legano il futuro di Venezia a una fase emergenziale», e di «politica che ha ceduto il passo a Confindustria, Autorità portuale e Vtp», senza tener conto che «alternative credibili alle grandi navi in laguna ci sono, senza danni per l’occupazione».
«La laguna, oltre che dai nemici fisici, è sempre più minacciata dall’uomo irragionevole – ha aggiunto D’Alpaos – L’abolizione del Magistrato alle acque è stata paradossale e assurda, come il fatto che nel Comitatone i politici abbiano prevalso sugli esperti, tanto da chiedersi su quali basi tecniche si sia deciso per il Contorta. Salvaguardia lagunare e attività crocieristica non possono coesistere, e l’unica proposta sensata è un porto all’esterno della laguna».
La parola, poi, è passata a Felice Casson, che ha definito «una falsità il problema occupazionale così come prospettato in Comitatone». Definendo il comunicato dell’8 agosto «furbastro e ambiguo», e prospettando per l’Autorità portuale il conflitto d’interessi, «perché chi decreta non può proporre un progetto» e l’incompetenza della Capitaneria di porto «nell’esprimere pareri tecnici su temi che nemmeno conosce».
«Sul Contorta, fuori le carte. E nessun sostegno a chi alle elezioni si schiererà a suo favore – ha tuonato il senatore del Pd – Continuiamo a contestare pacificamente questo progetto e a batterci per una soluzione senza scavi. Tanto più che un decreto interministeriale è illegittimo, se contrastante con la legge speciale».
In conclusione, l’annuncio del Comitato no grandi navi di una mobilitazione in barca dal canale della Giudecca al Contorta Sant’Angelo, nel pomeriggio di domenica 21 settembre.

 

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