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Nuova Venezia – Grandi navi, “alt” alla Via speciale

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

15

ott

2014

Casson al Governo: attenti alle forzature.

“No” dei Cinque Stelle alla Camera

«Nelle pieghe degli allegati al Def, il documento di Economia e Finanza 2014, ci sono forzature inaccettabili per sostenere un progetto dannoso per la laguna e contestato anche a livello internazionale dall’Unesco». In aula a palazzo Madama il senatore del Pd Felice Casson ha rilanciato l’allarme Grandi navi. «Per proporre lo scavo di un nuovo canale in laguna», ha detto, «l’Autorità portuale che non ha titolarità ed è in evidente conflitto di interessi sta ottenendo le procedure veloci e semplificate della Legge Obiettivo». Una battaglia che si riaccende. Il sottosegretario Delrio e il viceministro dell’Economia Morando hanno assicurato a nome del governo che i progetti alternativi saranno valutati «sullo stesso piano e con la massima trasparenza».

E il fronte anti Contorta si allarga. Ieri alla Camera è arrivata la mozione presentata dal deputato veneziano Cinquestelle Marco Da Villa e sottoscritta da tutti i deputati del Movimento grillino. «La procedura di Via speciale è illegittima», scrive Da Villa, «perché l’opera non è inserita nell’elenco allegato al Def, che è l’unico a poterla inserire in Legge Obiettivo». Dunque, insistono i grillini, «non è possibile derogare alle normative ordinarie per la valutazione del progetto. E non si tratta di adeguamento di un canale ma di un grande scavo che non si può fare se non previsto dal Piano regolatore portuale». I grillini, come Casson al Senato, hanno infine chiesto al governo il rispetto dell’ordine del giorno approvato dal Senato a inizio 2014, in cui si impegnava il governo a valutare in modo comparato tutte le alternative. Un’operazione che va avanti a rilento. Mentre procede spedita la procedura individuata per l’esame ambientale del progetto Contorta. Entro qualche giorno Comune e Regione dovranno esprimere il loro parere sul progetto firmato dall’Autorità portuale, che prevede di scavare a 10 metri e mezzo il canale Contorta-Sant’Angelo, scavando sei milioni e mezzi di metri cubi di fanghi.

Ieri intanto alla Giudecca presentazione pubblica dell’altro progetto alternativo iscritto in questi giorni nel registro della valutazione di Impatto ambientale. Il «Venis Cruise 2.0» di Cesare De Piccoli e del gruppo Duferco engineering prevede di costruire un terminal passeggeri per grandi navi in bocca di Lido, lato Punta Sabbioni. In questo modo, spiega De Piccoli, «si aumenterebbe il lavoro ma le navi starebbero fuori della laguna».

(a.v.)

 

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