Nuova Venezia – Una malattia fa cancellare quattro treni
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
24
ott
2014
PENDOLARI INFURIATI
Il macchinista si ammala e quattro treni dei pendolari ieri mattina sono stati soppressi. I disagi si sono verificati tra le 6.20 e le 9.30 sulla Mestre-Noale e sulla Mestre-Salzano. Le Ferrovie non sono riuscite a sostituire il dipendente.
Noale. Ieri tra le 6.20 e le 9.30 sono stati soppressi i convogli dei pendolari
Le Ferrovie non sono riuscite a sostituirlo. Assalto agli altri treni regionali
Il macchinista si ammala. Quattro navette cancellate
NOALE – Alle sbarre divelte e ai guasti, aggiungiamoci l’improvvisa malattia del macchinista. I problemi subìti quest’anno dai pendolari della Venezia-Noale-Bassano sembrano davvero non finire mai. Ieri sono saltate quattro navette, tre sulla Mestre-Noale e viceversa, una sulla Mestre-Salzano, comprese tra le 6.22 e le 9.32. Così i passeggeri della tratta, che comprende mezzo Miranese, sono stati costretti a riversarsi sugli altri regionali o a muoversi con mezzi alternativi. Come ogni mattina i pendolari e gli studenti si sono recati alle stazioni di Mestre e Noale per raggiungere Salzano o la terraferma. L’amara sorpresa, però, è arrivata poco dopo, perché il tabellone ha iniziato a segnare le soppressioni, nonostante gli altri convogli fossero puntuali: il regionale 5768 delle 6.22 da Mestre a Salzano, il 5771 delle 7.09 da Noale a Mestre, il 5772 delle 8.22 da Mestre a Noale e il 5775 da Noale a Mestre delle 9.09. Il primo è un diretto e non fa soste intermedie, gli altri tre fermano anche a Spinea, Maerne e Salzano. Dalle Ferrovie fanno sapere che le corse sono saltate per una malattia improvvisa del macchinista. La notizia agli uffici è arrivata ancora a notte fonda. Troppo tardi, a quel punto, trovare un sostituto. I problemi hanno interessato le quattro navette che fanno la spola tra Mestre, Salzano e Noale. I passeggeri hanno dovuto attendere per salire sul convoglio successivo. Ma intanto i componenti del gruppo Facebook avevano fotografato lo schermo con l’annuncio delle soppressioni. Non che in passato non ci siano stati disagi, ma l’anno che a breve si chiuderà ha creato più di un problema ai passeggeri. Delle sbarre divelte si è detto e scritto anche prima, con camion e auto che hanno abbattuto i passaggi a livello di via Mestrina e Tempesta a Noale. Lo stesso si può dire dei guasti. Si sta parlando di una linea a binario unico, da Maerne a Bassano, tra le più trafficate d’Italia. In questo 2014, quasi ogni mese i pendolari hanno subìto ritardi per gli intoppi che via via capitavano e colpivano a effetto domino.
Alessandro Ragazzo
Simonaggio (Filt Cgil): “Venezia-Bassano, un 2014 da dimenticare”
NOALE. «Tante promesse ma la situazione sulla Venezia-Bassano è desolatamente ferma. Sono rimasti i disagi». La riflessione è del segretario veneto di Filt Cgil Ilario Simonaggio, che traccia il bilancio dei primi dieci mesi di orario cadenzato. E mette fretta alla Regione. «Il tempo stringe», osserva, «per le modifiche da introdurre almeno con il cambio dell’orario a dicembre se si vuole evitare il perpetrarsi della brutta figuraccia fatta con quello cadenzato. Alcune migliorie sono difficili da attuare per l’impostazione del servizio che poggia su una maggiore offerta dal lunedì al venerdì, concentrata in 12-16 ore». Simonaggio indica anche ciò che non va. «La linea è a binario unico, ad eccezione che da Maerne a Mestre» ,spiega, «e questo fa sì che i treni si incrocino. E poi ci sono troppi passaggi a livello, i tempi di chiusura riportano ritardi alla segnaletica ferroviaria e questo si ripercuote pure sul traffico stradale. Ogni disattenzione degli automobilisti si riflette su puntualità e regolarità del servizio. Le soppressioni portano al sovraffollamento. Avere una minore offerta o cambi “in corsa” nella composizione del treno produce l’effetto “sardina”. È buona l’idea di 18 coppie di treni al giorno nei feriali, a patto che ci sia qualità delle infrastrutture e del materiale». (a.rag.)