Gazzettino – Dolo. La politica si mobilita per salvare l’ospedale
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30
ott
2014
DOLO – Crescono le adesioni alla manifestazione del 16 novembre, unica esclusa la Lega
Crescono le adesioni e si preannuncia imponente la manifestazione, in programma il 16 novembre, organizzata dal “Coordinamento per iniziative a tutela dell’Ospedale di Dolo” che si è costituita con il contributo del Comitato Bruno Marcato e i Comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara, Fossò, Stra e Mira. Alla manifestazione a difesa del nosocomio rivierasco, che fa seguito a quella del 5 ottobre 2013, hanno dato già l’adesione i sindaci dei comuni che fanno parte del coordinamento, fra questi non compare però quello di Dolo direttamente interessato, movimenti politici come Pd, Sel, Rifondazione, Ponte di Dolo, Lista Civica Insieme Stra, ai quali si è aggiunto anche il Movimento 5Stelle, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, una quarantina fra associazioni, comitati ( Mira 2030, Mira Fuori del Comune, Opzione Zero) associazioni di categoria, mondo economico, sindacati dei medici.
Insieme chiedono che venga bloccato l’atto aziendale approvato dal direttore generale Gumirato in attuazione delle schede ospedaliere e di confermare il presidio dolese, come quello di Mirano, ospedali di rete su due poli, di assicurare in Riviera posti letto per l’ospedale di comunità, di garantire lo stanziamento di 1.500.000 euro per la realizzazione del Distretto sanitario di Mira, di dare avvio ai lavori previsti per l’adeguamento del Pronto soccorso e di trasferire gli uffici tecnici, amministrativi, la Direzione generale ed il Servizio veterinario negli spazi vuoti dell’ospedale di Dolo risparmiando 650.00 euro annui di affitto. La manifestazione del 16 novembre partirà alle 10 davanti alla vecchia entrata dell’ospedale e si snoderà sino allo Squero. Non aderirà la Lega Nord: «In questo periodo pre-elettorale – dice il segretario Giovanni fattoretto – La Lega Nord non andrà mai a braccetto con chi pretende di mettere in mano ai manifestanti un simbolo politico per tutelare il diritto alla salute».
Lino Perini