Nuova Venezia – Grandi navi. Ecco perche’ lo scavo del Contorta non si deve fare
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3
nov
2014
L’intervento
Lo scavo del Canale Contorta Sant’Angelo distrugge habitat lagunari considerati prioritari dall’Unione Europea ed è contrario alla Direttiva Habitat 92/43/CEE. Infatti, la realizzazione dell’opera proposta dall’Autorità Portuale avrebbe un impatto negativo significativo sul Sito di importanza comunitaria della Laguna di Venezia, comportando la distruzione irreversibile di 196,08 ettari di habitat classificato dall’Unione Europea con il numero 1150* “Lagune costiere” e ritenuto prioritario ai fini conservazionistici.
Tale conclusione si evince dalla lettura dello stesso Studio ai fini della valutazione di incidenza ambientale del Progetto “Adeguamento via acquea di accesso alla stazione marittima di Venezia e riqualificazione delle aree limitrofe al Canale Contorta Sant’Angelo” depositato dall’Autorità Portuale presso il Ministero dell’Ambiente. Quando lo Studio di incidenza ambientale rileva un impatto negativo su un habitat naturale considerato prioritario, le disposizioni dell’Unione Europea sono molto precise e vincolanti. Infatti, per decidere se un piano o un progetto può proseguire è necessario rispettare le disposizioni dell’articolo 6, paragrafo 4, della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE, declinate in una serie di guide metodologiche dell’Unione Europea:
1) è necessario preliminarmente dimostrare che l’alternativa proposta e da approvare è la meno dannosa per gli habitat, le specie e l’integrità del sito Natura 2000 interessato, a prescindere dalle considerazioni economiche, e non ci sono altre alternative possibili che non presentano incidenze negative sull’integrità del sito;
2) le autorità competenti (il Ministero dell’Ambiente) non dovrebbero prendere in esame unicamente le soluzioni alternative suggerite dai soggetti che propongono il progetto o piano. È responsabilità dell’autorità competente prevedere soluzioni alternative;
3) è opportuno considerare la possibilità di rivedere in profondità e/o di ritirare un piano o un progetto proposto quando emergono effetti negativi importanti per l’integrità del sito;
4) questa linea va seguita in particolare se gli effetti riguardano habitat e/o specie prioritari tutelati nell’ambito della direttiva Habitat o le specie in pericolo a livello mondiale indicate nell’allegato I della direttiva sugli uccelli selvatici;
5) la realizzazione di piani o progetti che possono incidere negativamente su questi siti può essere giustificata solo se, prima dell’autorizzazione di un piano o progetto, la Commissione esprime un parere sull’iniziativa prevista.
È del tutto evidente che lo Studio di Valutazione di incidenza ambientale del progetto di scavo del Canale Contorta Sant’Angelo si discosta in modo significativo e palese da tali indicazioni della Commissione europea che sono norme condivise rispettate da tutti i paesi dell’Unione. In relazione a tali gravi inadempienze, la nostra associazione Gruppo per la salvaguardia dell’ambiente “La Salsola” ha chiesto formalmente al Ministero dell’Ambiente il rigetto della conclusione dello Studio ai fini della Valutazione di Incidenza Ambientale del progetto di scavo del Canale Contorta Sant’Angelo.
Per tutti questi motivi considerato l’impatto negativo dell’opera prevista su un habitat di interesse prioritario, si chiede l’emissione di un parere negativo alla realizzazione dell’opera a conclusione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Claudio Piovesan – Gruppo La Salsola