Nuova Venezia – Fumatori: pochi, giovani e poveri
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
7
nov
2014
Nei paesi dell’Asl 13 si consumano meno sigarette che nel resto della Regione
MIRANO – Si fuma un po’ meno nell’Asl 13 (23 per cento) rispetto alla media veneta (24 per cento) ma gli amanti della sigaretta sono soprattutto i giovani, specie quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni ma anche quelli dai 25 ai 34, e sono i più poveri.
È quanto emerge dai dati dell’azienda sanitaria di Mirano-Dolo da una ricerca fatta tra il 2010 e il 2014 su 1000 intervistati.
In queste settimane, l’Asl 13 sta facendo dei convegni sul tema. Ultimo ieri a Noale, per parlare di «Lotta al tabagismo: dalla prevenzione al trattamento».
Dai numeri si scopre come i fumatori siano più uomini che donne; tra i 18 e i 24 anni, la prevalenza di chi ama la bionda è pari al 34 per cento, scende leggermente, al 30 per cento, per la fascia compresa tra i 25 e i 34 anni. Anche la vita di tutti i giorni incide sull’accendersi la sigaretta: infatti il 34 per cento ammette di fumare quando è in difficoltà economica. Smettere significa far del bene non solo ai propri polmoni ma anche al cuore. I benefici si toccano con mano anche nell’immediato: dopo 20 minuti, da quando si è spenta l’ultima sigaretta, il battito del cuore risulta più regolare, dopo 12 ore i polmoni respirano meglio e dopo 12 mesi si dimezza addirittura il rischio di infarto. Nella ricerca fatta dall’Asl 13, tra chi fumava nell’anno precedente, il 54 per cento degli intervistati ha provato a smettere ma il 53 per cento ha fallito. Il 10 per cento, invece, sta ancora tentando interrompere, mentre il 7 per cento lo ha già fatto.
«Non è facile convincere un fumatore a dire addio alla sigaretta» spiegano il responsabile di cardiologia riabilitativa Franco Giada e la direttrice di medicina dello sport Donatella Noventa «e il nostro lavoro diventa più difficile quando dobbiamo convincere persone che hanno subito un infarto e laddove, nel momento in cui si sentono meglio, riprendono a fumare come se niente fosse».
Alessandro Ragazzo