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A Mira la manifestazione per chiedere regole che fermino il dilagare delle macchinette mangiasoldi

MIRA – C’erano oltre 400 persone ieri a Mira e Oriago alla manifestazione Slot Mob pensata per fermare il dilagare delle macchinette mangiasoldi e la ludopatia, cioè la dipendenza dal gioco.

In mattinata gli aderenti all’iniziativa hanno sfilato per il centro di Mira e sulla brentana con striscioni: “Stop alle macchinette mangiasoldi”. “Fermiamo il gioco d’azzardo che provoca malattia”. Dalle 10 del mattino in poi c’è stata l’iniziativa i “giochi di una volta” in Piazza Municipio e la colazione al Bar “La Griffe” in via Nazionale.

Stesso programma a Oriago in Piazza Mercato al “Caffè insieme” alla Cicchetteria – Bar “Ea voja mata” in via Risorgimento. «Abbiamo individuato questi bei bar», dice Margherita Gasparini, «perché liberi dalle macchinette mangiasoldi. Per questo si è deciso di consumare in un bar che ha scelto la disinfestazione dalle slot o altri giochi d’azzardo. Questi bar sono stati premiati nel pomeriggio dal Comune».

Con la manifestazione di ieri a Mira gli organizzatori hanno voluto poi richiedere una legge che limiti e regolamenti seriamente il gioco d’azzardo nell’interesse non delle lobby ma dei cittadini, soprattutto i più vulnerabili.

Gli organizzatori hanno voluto anche dimostrare di sostituire un cattivo gioco che provoca dipendenza con giochi di piazza “buoni”.

Nel pomeriggio si è tenuto in Biblioteca a Oriago la conferenza su “Ludopatia e azzardo” con il sindaco Alvise Maniero, il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 Fabio Livieri, il direttore del Sert Mauro Cibin, il senatore Sergio Endrizzi esperto professionalmente proprio di questo problema e il consigliere regionale Bruno Pigozzo. «È stato un momento di confronto», dice Margherita Gasperini, «in cui si sono ascoltare anche le toccanti testimonianze di chi è finito nel tunnel della ludopatia».

(a.ab.)

 

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