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Ieri l’ente di Governo del trasporto pubblico ha ribadito la volontà di mettere subito a gara la corsa

La decisione definitiva sarà presa il 3 dicembre. Critica la Cgil che preannuncia uno sciopero all’Actv

CHIOGGIA – Si avvicina sempre più la privatizzazione della linea Actv per il servizio di trasporto extraurbano Chioggia-Venezia, aspramente contestata dai sindacati e dal Comune chioggiotto, anche per i negativi riflessi occupazionali che potrebbe determinare.

Si è tenuta infatti ieri nella sede comunale veneziana di Ca’ Farsetti l’incontro dell’Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale – cioè il coordinamento tra la Provincia di Venezia ed i Comuni di Venezia e di Chioggia sui servizi legati alla mobilità urbana e extraurbana – che aveva al centro proprio il problema della riorganizzazione dei servizi.

In concomitanza con la riunione i sindacati del trasporto pubblico veneziano Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto nel corso della riunione un presidio di fronte a Ca’ Farsetti. La posizione della Provincia, rappresentata dall’assessore ai Trasporti Giacomo Grandolfo, ha ribadito la sua posizione per cui la quota del 10 per cento di trasporto pubblico locale che deve essere messa a gara per assegnarla a operatori privati anziché ad Actv, debba essere identificata nella linea 80.

Contrario, ovviamente il Comune di Chioggia. La linea scelta dall’Ente di Governo è stata quella di aggiornare la riunione al 3 dicembre, quando sarà presa una decisione definitiva, con la messa a gara del servizio tra Venezia e Chioggia – se davvero questa sarà la scelta finale – che potrebbe avvenire già entro dicembre.

«Questa riorganizzazione va contro l’accordo stipulato nell’agosto dello scorso anno», – commenta Walter Novembrini per la Cgil, «e la quota di trasporto pubblico locale da mettere a gara, come noi proponiamo, potrebbe essere identificato senza sforzo in quelle linee di trasporto extraurbano che già oggi l’Actv affida in subappalto e che sono affidate di fatto già a operatori privati. Se invece la decisione fosse quella di privatizzare la linea 80, i problemi per la funzionalità della linea e per gli effetti negativi sull’occupazione sarebbero gravi e la nostra risposta non potrebbe essere che dura, cominciando con la proclamazione di uno sciopero».

La linea 80 è l’unico collegamento via terra con Venezia, usufruito da migliaia di lavoratori e pendolari.

(e.t.)

 

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