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Nuova Venezia – Porto Marghera, in arrivo 156 milioni

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

6

dic

2014

Ministero dello Sviluppo, Comune, Regione e Porto pronti a firmare il nuovo Accordo di programma per la rinascita

Se non ci saranno intoppi, prima del prossimo Natale potrebbe arrivare la lieta notizia. Una sorta di regalo di Babbo Natale, con 23 progetti da realizzare nell’arco dei prossimi tre anni che vale poco più di 156 milioni di euro, destinato esclusivamente alla prima zona industriale di Porto Marghera e delle aree di Fusina, Malcontenta e del Vallone Moranzani, che da anni aspetta di essere risanata e provvista di tutte le infrastrutture e i sottoservizi necessari al rilancio. Da mesi il Comune, la Regione e l’ Autorità Portuale stanno lavorando, insieme al ministero dello Sviluppo Economico e sentendo anche il parere di Confindustria Venezia, alla stesura di un nuovo Accordo di Programma per dare finalmente un volto nuovo a Porto Marghera, impoverita e inquinata dalla raffica di chiusure di cicli produttivi, discariche e aree ex industriali abbandonate a se stesse e aree residenziali, come Malcontenta, assediate da traffico pesante e impianti pericolosi.

Si tratta di 23 progetti, proposti da Comune, Regione e Autorità Portuale – con il coinvolgimento, per alcuni di questi e come soggetto attuatore, della Provincia, del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e di Veritas spa – che sono già stati presentati e valutati dal ministero dello Sviluppo Economico che ha deciso di mettere sul piatto per Porto Marghera 102 milioni di euro, recuperati dalla restituzione allo Stato italiano di circa 300 milioni di euro totali (parte dei quali andrà anche a Porto Torres in Sardegna) sborsati dalla multinazionale Alcoa che aveva ingiustamente usufruito di uno sconto della bolletta energetica, poi bocciato dalla Commissione Europea. Al consistente investimento previsto dal ministero, si aggiungono 20 milioni della Regione Veneto, 15 milioni dell’Autorità Portuale, poco più di 4 milioni del Comune di Venezia e 14 milioni provenienti da altri soggetti, in particolare la San Marco Petroli spa ( milioni per il rifacimento della banchina e lo spostamento già previsto dall’Accordo Moranzani) e dal Provveditorato alle opere pubbliche (10 milioni per banchinamento Molini sul canale Ovest).

Un bel gruzzolo in tempi di crisi economia e di draconiana Legge di Stabilità che imbriglia gli investimenti degli enti locali. L’elenco dei progetti da finanziare e realizzare è stato ormai definito al ministero del Lavoro con una serie di consultazioni e tavoli di lavoro; il prossimo passo sarà l’approvazione delle delibere di approvazione dell’Accordo di Programma da parte dei soggetti coinvolti, dopo di che, già dall’inizio dell’anno prossimo, si potrebbero vedere aprire i primi cantieri.

Sui tempi di realizzazione dei 23 progetti il Ministero prevede la piena applicazioni delle semplificazioni amministrative (a cominciare dalla concessione delle autorizzazioni richieste) con l’obbiettivo di avviare e completare tutti gli interventi entro tre anni. Alcuni dei progetti inclusi nell’Accordo di Programma sono già a livello di progettazione definitiva ed esecutiva e dovrebbero essere proprio questi i primi ad aprire i cantieri: si tratta degli interventi sulla rete idraulica del Lusore e in area Moranzani e la realizzazione della rotonda tra via dell’Elettricità e via Padana (la statale 11). I restanti progetti sono a livello di preliminare o ancora in studio di fattibilità, ma con l’accellerazione chiesta dal ministero verranno mano a mano approvati in via definitiva per poi realizzarli. Se tutto andrà come previsto, la svolta tanto attesa a Porto Marghera, sembra davvero alle porte.

Gianni Favarato

 

I 23 progetti comprendono Parco Vega, Vallone Moranzani, sottopasso su via Righi e banda larga

Viabilità, opere idrauliche e ambientali

Riportiamo qui di seguito l’elenco dei progetti proposti dai tre enti proponenti (il soggetto attuatore se diverso dal proponente) e l’entità dell’investimento previsto per ogni intervento da inserire nell’Accordo di Programma predisposto dal ministero dello Sviluppo. Regione Veneto. Gestione dei fanghi di dragaggio dei canali di navigazione e la riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica e viabilistica tra Malcontenta e Marghera e svincolo su strada statale 309 Romea: 6.550.000 con soggetto attuatore la Provincia di Venezia. Infrastruttre e banchina dell’area di 23 ettari a Fusina per stoccaggio provvisorio fanghi: 25.000.000. Completamento e sistemazione rete idraulica del bacino del canale Lusore, bacino di Malcontenta e collegamento aree scolanti Fondi a Sud-Fondi a Est: 1.823.000 (attuatore Consorzio di Bonifica Acque Risorgive). Interventi su rete idraulica del bacino Lusore e rimodellazione per invaso del Parco Malcontenta: 4.930.000 (Consorzio Bonifica). Ricalibratura fossi bacini di Malcontenta, fosso via Moranzani: 3.326.000 (Consorzio di Bonifica). Banchina S. Marco Petroli: 4 milioni. Comune di Venezia. Messa in sicurezza idraulica di via dei Petroli e via Righi: 7.500.000 (Veritas). Messa in sicurezza idraulica e riqualificazione viabilità di via Pacinotti e via Ferraris aree Parco Vega: 9.000.000 (Veritas). Viabilità di accesso da via Torino e via Righi con rotonda e sottopasso: 15.000.000. Viabilità di collegamento tra via Elettricità e via Fratelli Bandiera: 3.000.000. Ripristino ponte stradale e ferroviario di collegamento tra Prima Zona Industriale e macroisola della raffineria (via dell’Elettrotecnica:1.000.000. Fibra ottica a Porto Marghera: 402.500 (Veritas). Autorità portuale. Sistemazione e messa in sicurezza di via dell’Elettricità da via Ghega all’innesto su A57: 9.500.000. Banchinamento della sponda Ovest del canale industriale Ovest (area Grandi Molini e Cereal Docks): 24.000.000 più 10 milioni del Provveditorato alle opere pubbliche. Banchinamento della sponda sud canale industriale Ovest, area Montesyndial (primo stralcio): 35.000.000. Sistemazione rete fognaria con costruzione vasche di prima pioggia a Porto Marghera: 1.000.000. Ampliamento molo Sali: 1.000.000. Sistemazione supporti agli steli dei sentiero luminoso nei canali portuali: 1.000.000. Adeguamento e potenziamento impianti elettrici e di illuminazione nel porto di Venezia: 1.000.000. Piano di sicurezza portuale: 1.200.000. Costruzione autoparchi in area portuale: 1.000.000. Adeguamento rete ferroviaria portuale: 500.000. Corsie per gru Rubber Tired: 300.000. Rotonda per collegamento stradale tra la strada regionale 11 (via Padana) e via dell’Elettricità: 3.000.000.

 

“Una grande città” punta su Marghera: il rilancio passa di qui

«Dai partiti aspettiamo chiarezza»

E i partiti, chiamati a confrontarsi nella campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative, cosa intendono fare per rendere Porto Marghera il luogo del rilancio? Se lo chiede “Una grande città” con Giovanni Scibilia e Luca Battistella. Da qui un appello a tutti i partiti e liste civiche «affinché questa campagna elettorale si concentri sulle proposte per la città e in particolare sulla questione centrale che è quella di Porto Marghera». Giovanni Scibilia spiega: «Dal 1999 al 2013 sono stati tanti gli accordi di programma sull’area ma le soluzioni concrete tardano e la prossima amministrazione, noi ne siamo certi, dovrà porre al centro del dibattito nazionale il rilancio di Porto Marghera che significa attrarre investitori e fare chiarezza sulle bonifiche». Una riqualificazione non impossibile visto che altrove, come sulla foce del Tamigi, si è fatto molto rigenerando il territorio. «Non bisogna mettere ostacoli a chi vuole investire. La vicenda del Palais Lumiere è la cartina di tornasole degli ostacoli che deve affrontare chi vuole investire sulla città», aggiunge l’architetto Battistella. “Una grande città” (movimento che non sarà in corsa alle prossime amministrative) pone al centro del confronto per il futuro della città la terraferma e invita partiti e liste civiche a produrre progetti e idee concrete «perché è Porto Marghera il luogo dello sviluppo e del rilancio della città. Un luogo già infrastrutturato dove ospitare investimenti e che merita attenzione più dell’area del Quadrante di Tessera. L’Expo è una occasione che nessuno può perdere per mostrarci al meglio».

(m.ch.)

 

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